Ancora nessuna risposta dalle Istituzioni genovesi a proposito del posizionamento del monumento a Giuliani. Il Coisp: “Andremo a chiedere di persona con un sit-in davanti al Comune”
Ago 10th, 2013 | Di cc | Categoria: Sindacato“Abbiamo ormai superato le 5.000 adesioni alla nostra proposta di chiedere la rimozione di un
monumento celebrativo di una persona che, armata e incappucciata, si scagliò contro un
Appartenente alle Forze dell’Ordine partecipando scientemente e volutamente ad
un’aggressione gravissima ed estremamente violenta contro i Tutori della sicurezza mandati
loro malgrado a difendere un’intera città da un’orda di delinquenti che hanno devastato
Genova. Le Istituzioni cittadine, tuttavia, ancora sono completamente sorde alle nostre
ripetute, civili e corrette richieste di spiegazioni e chiarimenti a proposito del posizionamento
del cippo di granito in piazza Alimonda in “onore” di Carlo Giuliani. Domande legittime,
semplici e chiare, rivolte da cittadini che hanno – o dovrebbero avere – pari dignità degli altri,
ma cui, però, nessuno ha voglia o coraggio di rispondere, probabilmente perché ciò implica,
indirettamente, chiarire questioni su cui si preferisce sorvolare. Ma può anche darsi, più
semplicemente, che al Comune di Genova siano tutti a godersi il meritato riposo estivo dopo
lunghi mesi di lavoro e, dunque, pazienza, attenderemo il rientro di chi di dovere, e poi ci
presenteremo di persona, altrettanto civilmente, a rivolgere i nostri quesiti ed a portare le
istanze nostre personali e delle migliaia di italiani che ci stanno appoggiando alle autorità
locali”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,
a proposito dell’iniziativa di lanciare una petizione per chiedere la rimozione del monumento
in granito posizionato in piazza Alimonda, a Genova, in onore di Carlo Giuliani (che si può
firmare su
http://www.avaaz.org/it/petition/RIMUOVERE_il_monumento_dedicato_a_Genova_a_Carlo
_Giuliani_Considerato_un_eroe_per_aver_commesso_fatti_gravissimi/), il manifestante
ucciso durante il G8 del 2001 da un colpo di pistola partito dall’arma dell’allora ancor più
giovane Carabiniere Mario Placanica, contro il quale il primo si stava scagliando
imbracciando un estintore, nel pieno degli attacchi furiosi che riempivano ogni angolo della
piazza in mezzo al fuoco dei mezzi dati alle fiamme dai black bloc che, impugnando ogni
genere di arma impropria, circondavano il defender in cui Placanica era intrappolato.
Lo stesso ex militare – che in seguito ha lasciato l’Arma dei Carabinieri – ha poi dovuto subire
un interminabile iter giudiziario, in ogni grado e sede di giudizio, fino davanti alla Corte
Europea, venendo sempre puntualmente ritenuto innocente avendo agito per legittima difesa.
Rispetto alla petizione, al momento, dal Comune di Genova nessuno ha interloquito con il
Sindacato Indipendente che ha inoltre chiesto alcuni semplici chiarimenti sulle autorizzazioni
Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale - Responsabile: Olga Iembo Collaboratori: Antonio Capria
- 2 -
ed altre notizie riguardanti il posizionamento del cippo. E se il silenzio dovesse proseguire i
rappresentanti del Coisp si recheranno davanti al Municipio, in settembre, per una
manifestazione con la quale fare valere il peso delle firme per allora raccolte, nonché per
ripetere le proprie semplici domande.
“Una su tutte - insiste Maccari -, al di là delle sia pur importanti questioni burocratiche,
amministrative, e procedurali legate al posizionamento di un monumento su suolo pubblico,
e cioè: il Sindaco e la sua Giunta, personalmente ma soprattutto nella propria veste
istituzionale, quale importanza danno al rispetto delle regole e delle leggi? Quale valore danno
all’operato di migliaia e migliaia di Appartenenti alle Forze dell’Ordine? Quale significato
danno alla celebrazione di qualcuno che ha attentato senza alcuna remora all’incolumità degli
altri, e in particolare di un militare ferito e semi incosciente in trappola?”.
“Continuiamo a sentire da giorni – tuona il Segretario del Coisp – le solite scemenze che si
tratterebbe di un fatto politico, che siamo dei fascisti, che il povero Carlo era solo un
ragazzo. Ipocrisie senza fine, le solite ignobili giustificazioni di chi vive del ‘due pesi due
misure’. Nessuno di noi ha mai osato dire o pensare che Carlo Giuliani meritasse di
morire. Nessuno di noi lo ha armato e gli ha fornito un passamontagna mandandolo a
spaccare tutto in piazza Alimonda in mezzo ad una guerriglia urbana dove il minimo che
può capitare e che se ne esca feriti. Nessuno di noi ha detto a questo giovane uomo di
infierire su un Carabiniere più giovane di lui, che non aveva alcuna colpa se non di
portare una divisa che ne ha fatto il bersaglio dell’odio e della violenza di troppi urlatori
senza onore che sanno solo impugnare catene, sassi, spranghe ed estintori e fare a pezzi
tutto per far valere le loro illuminate idee, nascondendosi però la faccia”.
“Non dobbiamo certamente scusarci o spiegare ulteriormente perché non ce la sentiamo di
lasciare che venga onorato e celebrato un uomo che ha violato volutamente la legge, mettendo
in pericolo se stessi e gli altri - conclude Maccari -. Abbiamo raccolto dall’asfalto le spoglie
di troppi colleghi ammazzati mentre con onore, a viso scoperto ed esponendosi
coscientemente al pericolo, facevano il proprio dovere in difesa degli altri per sopportare
tutti questi finti piagnistei e queste odiose accuse di voler reprimere il dissenso. Noi
facciamo Sindacato, e siamo i primi a sapere quanto importante sia esprimere il
dissenso. Non importa se a manifestarlo siano persone guidate da idee politiche, o di
qualsiasi altra natura, l’unica cosa che a noi importa è che non si ricorra alla violenza,
che non si violi la legge e che non si infierisca sempre e comunque sugli Appartenenti alle
Forze dell’Ordine, che fanno una vita che non tutti potrebbero sopportare. Basta quindi
con questi continui oltraggi. Ci sono innumerevoli persone, tra le forze dell’Ordine e
non, che hanno pagato un prezzo altissimo per motivi meritori e che per questo sono
fulgidi esempi positivi da onorare. Cosa ci sia da onorare in un giovane uomo travisato
che sfascia tutto e attacca senza pietà un giovanissimo Carabiniere non si comprende
proprio. Ce lo spiegheranno in Comune, a Genova?????”.