INIZIA L’ANNO SCOLASTICO TRA LE PROTESTE
Set 14th, 2009 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani
In quasi tutte le regioni italiane oggi ha inizio l’anno scolastico .Molte le novità ceh attendono docenti , genitori , alunni .Spicca in primo piano il drastico piano di ridimensionamento, gravissimo perché getta sul lastrico alcune decine di migliaia di precari , sicuri , ogni anno , di ricevere l’agognato incarico a tempo determinato . La Gelmini ha dovuto far buon viso a cattivo gioco adeguandosi alle limitazioni di spesa imposte dal Ministero dell’Economia , dopo anni di vacche grasse , dopo anni nei quali la scuola era diventata solo un volano sociale per l’occupazione . Ha comunque motivo di esistere la rabbia dei precari , anche perché lo stesso ministero dell’istruzione , non più di due anni fa , con un altro ministro , Beppe Fioroni , ma con gli stessi altissimi dirigenti che a viale Trastevere fanno il bello ed il cattivo tempo , influenzando , anzi imponendo , le proprie scelte al responsabile di turno del dicaastero ,aveva fatto comunicato che in tre anni sarebbero state immesse in ruolo ben 150.000 nunità di personale , provenienti dalle graduatorie permanenti e da quelle dei concorsi . Ora quei dati che indubbiamente l’ufficio statistiche del Ministero aveva consegnato al ministro Fioroni non sembrano più validi . A questo punto sembra opportuno domandarsi : ma gli inamovibili dirigenti non dovrebbero seguire , nella buona come nella cattiva sorte , i destini del loro capo ? Nello stesso tempo è necessaria una considerazione amara : la Gellmini , adeguandosi ai criteri di risparmio di Tremonti, ha proceduto ai tagli nella scuola primaria e secondaria ., ma allora perché non usa lo stesso coraggio nell’opporsi allo strapotere delle caste accedemiche ?. Perché non elimina gli sprechi del mondo universitario? Che fine hanno fatto la migliaia di cattedre ridicole o gli oltre duemila corsi di laurea inutili che servono solo per sistemare amici e parenti dei cattedratici ? E a quando una vera correzione di rotta nel settore dei concorsi ? O forse i rettori delle università italiane sono ben più potenti di poveri precari che per lottare per i propri diritti non hanno altra tribuna che i tetti dei provveditorati ? E gli sprechi che invece si fanno con i PON , i POR , i vari progetti e progettini che non hanno mai inciso nel bubbone della dispersione o non sono mai serviti per elevare il livello dell’insegnamento ? Perché quegli sprechi resistono ? Forse ci sono troppi interessi in gioco ? (Michele Elio Fusco)