Referendum-giustizia, perché sì

Lug 25th, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Il Pdl ha mobilitato tutti i suoi coordinamenti regionali e provinciali per sostenere i referendum radicali presentati dal Comitato Giustizia Giusta.

 

I temi trattati sono cinque:

1)    responsabilità civile dei magistrati;

2)    separazione delle carriere dei magistrati;

3)    disposizioni in materia di incarichi extragiudiziali;

4)    eliminazione della custodia cautelare;

5)    abolizione dell’ergastolo.

 

Oggi illustriamo i contenuti dei primi due quesiti, quelli che riguardano la responsabilità civile dei magistrati.

 

Quesito uno. Volete voi che sia abrogata la legge 13 aprile 1988 n. 117 recante “Risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati” e successive modificazioni, limitatamente all’articolo 2, comma 2 che recita: nell’esercizio delle funzioni giudiziarie non può dar luogo a responsabilità l’attività di interpretazione di norme di diritto né quella di valutazione del fatto e delle prove?

 

Quesito due. Volete voi che sia abrogata la legge 13 aprile 1988 n. 117 recante “Risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati” e successive modificazioni, limitatamente all’articolo 5?

 

Quello sulla responsabilità civile dei magistrati è un referendum cruciale, perché punta a scongiurare che in futuro si ripetano casi come quelli di Enzo Tortora: processi-mostro al termine dei quali i responsabili non pagano mai, e perché in tempi rapidi il cittadino possa ottenere il giusto risarcimento per danni e per le ingiustizie patite. Con questi due quesiti si intende rendere più agevole per chi è rimasto vittima di un errore giudiziario l’esercizio dell’azione civile risarcitoria (indiretta) nei confronti dei magistrati, e ciò anche per i danni da questi cagionati nell’attività di interpretazione delle norme di diritto o nella valutazione dei fatti e delle prove.

 

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