Brunetta: il Governo rispetti gli impegni

Lug 23rd, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

“Il ministro dell`economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, ha annunciato che sono stati attivati 15,7 miliardi di euro per i pagamenti dei debiti scaduti della pubblica amministrazione. Bene, però qualche domanda sorge spontanea. Quanti sono i soldi effettivamente entrati nelle casse delle imprese? Di quali imprese stiamo parlando, visto che negli elenchi pubblicati dallo stesso Ministero dell`Economia e delle Finanze sono riportati quasi esclusivamente debiti verso le grandi società per servizi come il riscaldamento o la telefonia? Perché solo 4 dei 13 Ministeri con portafoglio hanno pubblicato gli elenchi nonostante la scadenza sia trascorsa da oltre due settimane?” Lo afferma in una dichiarazione il presidente dei deputati del Pdl Renato Brunetta.

“La pubblicazione dei dati e la loro leggibilità da parte dell`opinione pubblica - denuncia Brunetta- non è un aspetto secondario dell`impegno che il governo ha preso con il Paese. Da settimane chiedo che siano anticipate al 2013 le risorse stanziate nel 2014, per complessivi 50 miliardi di euro, consentendo in questa maniera uno shock positivo per l`economia italiana, se non partiamo bene finiremo per compromettere ulteriormente la nostra credibilità,  questo è un altro dei lussi che non possiamo più permetterci. Ottimo aver attivato le risorse e invito il ministro Saccomanni a proseguire su questa strada ma aspettiamo conferme anche agli altri impegni presi durante la cabina di regia tra governo e maggioranza. Non possiamo rimandare tutto a settembre, serve una risposta oggi”.Inoltre, “la piattaforma di certificazione dei crediti – prosegue - deve essere efficiente, e oggi non lo è affatto, e deve consentire di dare in tempo reale lo stato di avanzamento di questo progetto. E da questa piattaforma, messa a disposizione dal Ministero di Saccomanni, devono arrivare in automatico gli elenchi per le amministrazioni da pubblicare sui loro siti, evitando di duplicare e sovrapporre inutilmente le attività”. “Non basta un numero complessivo, servono i dettagli, perché è da questi che si giudicano i veri risultati e la loro distanza dagli annunci e dalla buona volontà”.

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