L’Unione europea ha chiesto oggi il rilascio dell’estromesso presidente egiziano Mohamed Morsi e ha chiesto elezioni democratiche il prima possibile, mentre nuovi scontri al Cairo hanno provocato oggi almeno un morto.Morsi è detenuto in una struttura militare segreta da quando l’esercito ha sospeso la costituzione e lo ha estromesso lo scorso 3 luglio - in risposta alle proteste di strada contro il suo governo - e la sua famiglia ha detto oggi di stare valutando azioni legali contro l’esercito per il suo “rapimento”.

L’esercito sostiene che Morsi sia in detenzione per la sua sicurezza.

I ministri degli Esteri a Bruxelles ha emesso una nota con una lista di priorità per l’Egitto, compreso la fine degli arresti politicamente motivati e i rilascio di tutti i detenuti politici, compreso Morsi.

“L’Egitto deve muoversi rapidamente verso un processo di trasformazione democratico e inclusivo, compreso il tenere elezioni democratiche il prima possibile”, ha detto la Ue, che ha inoltre invitato le autorità ad interim a prendere misure urgenti per gestire le serie sfide sociali ed economiche e re-impegnarsi con il Fondo monetario internazionale.

Intanto oggi, in una conferenza stampa, il figlio di Morsi, Osama, ha detto che “non ci sono basi legali o costituzonali…per detenere qualcuno non accusato di un crimine per la sua sicurezza”, aggiungendo che la famiglia vuole intraprendere azioni legali “in Egitto e a livello internazionale” contro Abdel Fattah al-Sisi, comandante dell’esercito e ministro della Difesa, che ha avuto un ruolo chiave nella destituzione di Morsi.

I Fratelli musulmani hanno accusato l’esercito di aver orchestrato un golpe che ha innescato scontri violenti. Il gruppo ha aggiunto di non aver avuto contatti con Morsi dalla sua deposizione e di credere che non abbia accesso ad un avvocato.

Anche Osama ha detto che la famiglia non è stata in grado di mettersi in contatto con Morsi e di non avere informazioni sulla sua salute o su dove si trovi.