Duecentoventisei “no”

Lug 20th, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Il Senato ha respinto la mozione di sfiducia contro il ministro dell’interno Angelino Alfano presentata da M5S e Sel. I voti contrari alla mozione sono stati 226; i favorevoli 55, 13 gli astenuti. I senatori presenti alla votazione sono stati 295, i votanti 294. La maggioranza richiesta era di 148 voti. Contro la mozione hanno votato tutti i gruppi della maggioranza (Pd, Pdl, Scelta Civica, Gal, autonomie); a favore Sel e M5S. Ad astenersi sono stati i senatori della Lega Nord. Alcuni senatori pd in dissenso dal loro gruppo, come Laura Puppato, non hanno partecipato al voto.

 

 

Letta: nessuna responsabilità di Alfano, estraneo alla vicenda

 

“Non c’e’ responsabilita’ oggettiva del ministro”. Ed ancora: “Alfano e’ estraneo” alla vicenda. Cosi’ il premier ha difeso l’operato del responsabile del Viminale sul ‘caso Shalabayeva’ durante il suo intervento al Senato.

 

 

Berlusconi applaude Letta, standing ovation dal PdL

 

Standing ovation del Pdl per l’intervento di Enrico Letta al Senato sulle mozioni di sfiducia al ministro dell’Interno Alfano per il caso Ablyazov. Terminato il discorso del presidente del Consiglio, tutti gli esponenti del partito di via dell’Umilta’, a cominciare dal loro leader Silvio Berlusconi, hanno sottolineato con un lungo applauso le parole di Letta. In particolare quelle che invitavano i senatori a non cedere al “tic del complotto” e alle “strumentalizzazioni politiche”.

 

 

Berlusconi: discorso di Letta? Mi è piaciuto molto

 

“Si’, molto”. Cosi’ Silvio Berlusconi, lasciando il Senato, risponde ai giornalisti che gli chiedono se gli e’ piaciuto il discorso di Enrico Letta in aula. E’ l’unica risposta fornita da Cavaliere, che ha spiegato: “Non rilascio dichiarazioni”.

 

 

Alfano: mozione respinta, sono soddisfatto

 

”C’era una mozione di sfiducia, e’ stata respinta, sono soddisfatto”. Risponde cosi’ il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, lasciando il Senato al termine delle votazioni sulla mozione di sfiducia che e’ stata respinta.


Una difesa autorevole e fermissima del governo Letta, e nello stesso tempo una solenne bocciatura per quanti (da Renzi a Grillo, Vendola, fino al partito de “la Repubblica”) avevano chiesto la sfiducia al ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Alla cerimonia annuale del ventaglio, il capo dello Stato Giorgio Napolitano non poteva essere più chiaro: “Dico che anche, ma non solo, per dei ministri è assai delicato e azzardato evocare responsabilità oggettive, ovvero consustanziali alla carica che si ricopre”. Parole chiare, una difesa esplicita del ministro dell’Interno, e di riflesso della stabilità del governo. Il tutto alla vigilia del voto in Senato sul caso kazako e sull’operato del ministro dell’Interno, un appuntamento al quale il Pd è arrivato diviso come non mai, soprattutto per il protagonismo e l’arrivismo di Renzi, ormai in rotta di collisione con il proprio partito e con il premier Letta. Per questo, l’endorsement convinto del governo Letta-Alfano da parte del capo dello Stato è stato apprezzato (dal Pdl e dalla parte responsabile del Pd) come un segnale forte e autorevole, esattamente come lo era stato finora soltanto quello di Silvio Berlusconi nell’intervista di sabato al Giornale.

 

Ai partiti, Napolitano ha ricordato che la crisi economica viene prima di tutto. Quindi, prima anche delle polemiche sul caso Shalabayeva, costruite in modo strumentale dal partito de la “Repubblica” e dagli oppositori della “pacificazione” berlusconiana, frange minoritarie che non vedono l’ora di porre fine all’alleanza Pd-Pdl. “Esitazioni da una parte o forzature dall’altra – ha detto il capo dello Stato - possono far sfuggire alle stesse forze di maggioranza il senso di urgenza e determinazione che caratterizza l’Italia. La situazione italiana potrebbe peggiorare anche bruscamente dinanzi ad un’instabilità del quadro politico italiano”. Per questo, ha ricordato, “è necessario non mettere a repentaglio l’esecutivo per permettere a Letta di portare a vanti il programma di governo. Un governo – ha sottolineato Napolitano - che rappresenta una garanzia per tutti”. 

 

Nel corso della cerimonia Napolitano ha esternato a 360 gradi, toccando tutti gli argomenti di attualità, compreso il prossimo verdetto della Cassazione su Berlusconi, “una sentenza da accogliere con rispetto, tenendo separate le vicende processuali dal governo”.

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    ñïàñèáî çà èíôó….

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