Luna Rossa Challenge 2013 cede il passo a Emirates Team New Zealand
Lug 16th, 2013 | Di cc | Categoria: Sport
Emirates Team New Zealand e Luna Rossa Challenge 2013 sono presenze familiari nell’ambito dell’America’s Cup. I due team si sono dati battaglia nella finale dell’America’s Cup del 2000 e si sono affrontati anche nell’atto conclusivo della Louis Vuitton Cup del 2007. In occasione della 34ma America’s Cup hanno condiviso il progetto del primo AC72 e si sono allenati insieme nelle acque di Auckland. Dopo tre match che hanno visto un solo equipaggio doppiare le boe di percorso, è toccato proprio a loro disputare la prima regata “vera” della Louis Vuitton Cup 2013, l’America’s Cup Challenger Series. Ad avere la meglio sono stati i kiwi, ultimi vincitori del trofeo messo in palio per la prima volta nel 1983. Per il team di Dean Barker tutto è sembrato semplice. Con il vento stabile attorno ai 17 nodi, in una splendida giornata di sole che ha spinto un folto pubblico a gremire l’America’s Cup Park e i numerosi punti di osservazione offerti dalla città di San Francisco, Emirates Team New Zealand ha controllato il pre-partenza e ha dominato la regata infliggendo al team di Max Sirena un ritardo di 5′23″. Visto l’articolo 35.1 del Regolamento di Regata ISAF riservato all’America’s Cup, Luna Rossa è stata classificata DNF in quanto il distacco ha superato i 5 minuti. I kiwi hanno completato il percorso lungo 15,47 miglia in 43 minuti e 52 secondi, facendo registrare una velocità di punta di 42,33 nodi, mentre Luna Rossa non è andata oltre i 39,95 nodi. “C’è stata davvero un bel po’ di gente lungo le banchine di San Francisco: le due barche in regata hanno garantito un grande spettacolo - ha detto Dean Barker una volta a terra - Si può solo migliorare, perché finalmente puoi misurarti con l’avversario, impostare una tattica per le fasi di partenza e per il primo lato. Insomma, puoi contare sul menu completo di una regata vera.” “Siamo andati come pensavamo sarebbe andata, forse un po’ peggio – ha spiegato il timoniere di Luna Rossa, Chris Draper – Abbiamo perso molto nelle fasi di manovra e un po’ durante la bolina. Siamo tranquilli, perché sappiamo su cosa lavorare per risolvere i problemi. Parlando di aspetti tecnici inerenti la regata, sono dispiaciuto di com’è andata la partenza: nei test fatti contro di loro siamo sempre usciti meglio di così. Ma a ben guardare va detto che avremo perso una decina di secondi e siamo stati battuti di oltre cinque minuti, quindi credo che il pre-partenza non abbia significato granché”. Anche il pubblico e gli addetti ai lavori erano impazienti di vedere gli AC72 confrontarsi nelle acque della Baia di San Francisco. Le aspettative, esaltate dalla tecnologia e dalle incredibili prestazioni di questi avveniristici catamarani, erano altissime. “Vedremo finalmente le due barche da regata più veloci del pianeta condividere lo stesso tratto di mare - ha detto il Regatta Director Iain Murray durante il briefing di questa mattina - Seguire gli equipaggi mentre doppieranno la prima boa a velocità prossime ai 40 nodi sarà come assistere a una prima mondiale”. Una considerazione che ha anticipato la realtà di un paio d’ore: la regata si è infatti decisa già nel corso del pre-partenza, con Dean Barker bravo a bloccare Chris Draper da sottovento, e alla prima boa, doppiata a oltre 40 nodi da Emirates Team New Zealand, era già virtualmente chiusa. Sorpresa dalla partenza bruciante dei kiwi, Luna Rossa non è mai entrata in regata e non è riuscita a contenere l’allungo di Emirates Team New Zealand, che ha guadagnato terreno con disarmante facilità, specialmente durante i lati di bolina. “Luna Rossa ha fatto importanti passi avanti nelle performance alle portanti - ha aggiunto Dean Barker - ma credo abbiano buoni margini di miglioramento nella navigazione di bolina: devono ancora prendere confidenza con la messa a punto e con i sistemi di bordo. Sono certo che cresceranno parecchio”. “Era importante per noi disputare questa prima regata perché volevamo capire qual è il gap che ci separa dai kiwi - ha commentato Max Sirena, skipper di Luna Rossa Challenge 2013 - Sapevamo di avere grossi margini di miglioramento nella conduzione della barca e credo che tre minuti, tre minuti e mezzo del distacco accumulato oggi si debbano attribuire a quello. Tutto sommato è una buona notizia, sarei stato più preoccupato se tutto il distacco fosse dovuto alla velocità pura. Certo, sappiamo di dover migliorare di bolina perché non ci sentiamo ancora al loro livello. Nei prossimi giorni faremo una serie di upgrade che ci dovrebbero far guadagnare qualcosa e altri ne abbiamo in programma per le prossime settimane”. La prossima regata valida per la Louis Vuitton Cup è in programma domani e vedrà impegnata ancora una volta Emirates Team New Zealand. |
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