Salute: in Irpinia tecniche mininvasive per scompenso cardiaco
Lug 9th, 2013 | Di cc | Categoria: SaluteIpertensione, diabete e cardiopatia ischemica, sono le principali cause dello scompenso cardiaca, patologia che colpisce oltre il 10 per cento degli ultrasettantenni, 2.600 in Campania. La correzione chirurgica, tuttavia, non sempre e’ praticabile. E per questi ammalati l’equipe cardiochirurgica e il laboratorio di Cardiologia Invasiva della clinica Montevergine di Mercogliano (Av), rispettivamente dirette da Vincenzo Lucchetti e da Giovanni Sorropago, effettua una serie di tecniche minivasive che assicurano minor rischio, convalescenza breve e ridotta incidenza di complicanze.
Tecniche realizzabili grazie all’uso di protesi cardiache che possono essere impiantate senza dover fermare il cuore e in alcuni casi senza dovere aprire il torace, passando attraverso un’arteria periferica. Queste tecniche prendono il nome di TAVI, acronimo inglese per Transcatheter Aortic Valve Implantation. I casi clinici vengono sottoposti all’ heart team che sulla base di specifiche caratteristiche cliniche e anatomiche valuta la procedibilita’ della TAVI. L’hearth team e’ formato dal un cardiochirurgo, da un cardiologo interventista, da un anestesista, da un cardiologo e in alcuni casi dallo psicologo. Il successo della TAVI e’ confermato dai dati: l’equipe del laboratorio di Cardiologia Invasiva della Montevergine, e’ passata da 48 TAVI effettuate nel 2008 alle 132 del 2012. Il catetere delivery system (catetere di rilascio della valvola) e’ di 6 mm il che consente di intervenire su arterie di calibro molto piccolo o malate, eliminando, quindi, il rischio di gravi danni vascolari.Un’altra garanzia per una migliore riuscita dell’impianto della valvola aortica e’ il rivestimento della membrana della valvola, il nitinolo, un materiale che si espande al contatto con il calore del sangue.