Berlusconi: il sostegno al governo non si discute, è leale e convinto

Lug 1st, 2013 | Di cc | Categoria: Politica

L’appoggio del Popolo della Libertà al governo non si discute, ed è convinto e leale“. Questo ha ribadito al Tg1 Silvio Berlusconi: non esiste nessuna minaccia da parte nostra per l’esecutivo. Critiche e suggerimenti “devono essere intese come uno stimolo a fare di più”.

D’altra parte, come per le due altre forze politiche che sostengono il governo, Pd e Scelta civica, a ciascuno il suo ruolo: i ministri, a cominciare dai nostri, sono impegnati nell’azione governativa. Angelino Alfano ne è a tutti gli effetti il numero uno bis con Enrico Letta, in quanto vicepremier e ministro dell’Interno. Abbiamo le Infrastrutture, la Sanità e l’Agricoltura, tre ministeri strategici sotto il profilo economico, nonché le Riforme costituzionali, strategico per la revisione delle istituzioni. Chi pensa che vogliamo far cadere o anche solo mettere a rischio il governo è decisamente fuori strada: dovremmo agire contro noi stessi? Diverso è il compito del Parlamento, che appunto agisce da pungolo e anche da critica.

Facciamo tre esempi. Quando il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato (Pd) è andato per convegni ad annunciare che era ineluttabile l’aumento Iva, noi, in Parlamento, lo abbiamo criticato. Per il bene in primo luogo dei consumatori e delle imprese, che da quell’aumento sarebbero stati pesantemente penalizzati, ma anche del governo stesso, che ne sarebbe uscito politicamente indebolito. Abbiamo fatto bene e abbiamo ottenuto un risultato di rilievo.

Secondo esempio: quando abbiamo incitato (non criticato) Enrico Letta ad imporsi in Europa sulla questione chiave del lavoro, il premier si è sentito le spalle coperte per ottenere più fondi da Bruxelles e per varare quelle misure sui giovani (detassazione delle assunzioni) che noi stessi suggeriamo da tempo.

Terzo esempio: abbiamo invitato il governo a ridurre le tasse - a cominciare da Imu e Iva - tagliando le spese improduttive. Il governo, a cominciare proprio da Saccomanni, si è impegnato ad agire in questa direzione.

Questo si chiama appunto appoggio convinto e leale. E soprattutto utile, Appoggio che, quando occorre, può essere critico. Mai distruttivo. Sempre nell’interesse comune, non per giochetti politici. In queste ore Scelta civica ha invece inviato a Letta una lettera scritta e firmata di suo pugno da Mario Monti per minacciare formalmente l’abbandono del governo “se si insisterà sulla politica dei piccolo passi“. Ecco, questa è una minaccia. Un po’ spuntata, perché Scelta civica non può far cadere nessun governo. Ma altro che Pdl.

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