Alfano: ora più lavoro e più consumi
Giu 11th, 2013 | Di cc | Categoria: Politica
Il mese di giugno “sarà tutto dedicato all’economia e questo mi conforta molto. Nelle prossime settimane saranno presi i provvedimenti che possano dare quello shock alla situazione economica italiana per favorire la ripresa”. Lo assicura il ministro dell’Interno Angelino Alfano in un incontro con i giornalisti a margine di una riunione a Lussemburgo.
E spiega che “centrato l’obiettivo della chiusura della procedura per deficit eccessivo, con un disavanzo sotto il 3%, adesso dobbiamo fare una politica espansiva che miri essenzialmente a due risultati: diminuire la disoccupazione, che soprattutto tra i giovani è inaccettabile, e far ripartire i consumi”.
Ricorda “la ricetta economica sempre proposta dal Pdl: diminuire le tasse, mi riferisco all’Imu, non aumentarle laddove è previsto l’aumento, mi riferisco all’Iva. Successivamente si può sostenere l’occupazione giovanile, anche attraverso scelte che riguardino la detassazione delle assunzioni. Il costo del lavoro è troppo alto e noi dobbiamo riuscire a farlo costare di meno, in modo che gli imprenditori possano assumere di più. E poi c’è l’aspetto delle semplificazioni: dobbiamo limitare le autorizzazioni e fare in modo che diventino controlli.
In ogni caso se devo valutare l’esito dei primi otto Consigli dei ministri, riesco a contare almeno dieci importanti risultati. Quindi se il destino del governo è legato a quello del programma, i primi atti compiuti vanno nella direzione giusta”.
Le reazioni alle parole espresse da Berlusconi sul “Braccio di ferro” da ingaggiare con la Merkel “evidenziano la grande malafede di chi interpreta le parole del presidente del PdL”.
E risponde così a chi gli chiede se non sia stato fatto per distogliere l’attenzione dai suoi processi: “se lui parla delle sentenze, è in errore perché antepone i propri interessi a quelli del governo. Se non parla delle vicende processuali e parla invece degli interessi dell’Italia, lo fa per sviare l’attenzione. Questa è la rappresentazione di chi non vuole vedere ciò che è nella sostanza dell’accaduto di questi due mesi e mezzo: il Pdl e Silvio Berlusconi hanno voluto con forza la nascita di questo governo, rendendosi subito conto che questo Esecutivo è l’unica soluzione possibile per l’Italia in questo momento”.