MARCO OBZIC ,MAESTRO DEL CORO DEL SAN CARLO ,VA A VIENNA

Set 3rd, 2009 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

ozbic.jpg«Attraverso il suo talento ha onorato la nostra città, esaltando l’importanza e il rispetto per l’identità corale». Così Pasquale Della Monaco, autore e regista di fama internazionale, nonché fondatore del centro incontri delle arti “Vulcano metropolitano”, descrive il triestino Marco Ozbic che, dopo quattro anni come Maestro del Coro del teatro di San Carlo, lascia Napoli per Vienna, città dove ha studiato e si è già espresso con risultati eccellenti. Nell’elegante Caffè Gambrinus, Ozbic ha salutato la città partenopea con un festoso brindisi, nella capitale austriaca, infatti, intende, dopo una meritata pausa, esprimere il suo innato talento e studiare per diventare direttore d’orchestra. E, magari, tornare poi a Napoli e dirigere il Massimo. «Questa città mi ha dato tanto. Lavorare qui è stata un’esperienza formidabile. Napoli è un crogiuolo di cultura e calore, pullula di storia; percorrere i suoi vicoli significa attraversare il passato del mondo. Lasciarla è difficile, ma -dichiara Ozbic- spero di tornarci e dirigere la meravigliosa orchestra del San Carlo». Dopo aver iniziato gli studi nella sua città natale, decide di terminarli a Vienna, all’Universität für Musik und darstellende Kunst, e proprio nella capitale austriaca svolge per anni la sua attività: “Regens chori” della Chiesa di San Rocco, direttore del gruppo strumentale Wiener Musikforum, direttore del coro dei Wiener Sängerknaben, direttore stabile del Wiener Jeunesse Chor, assistente al maestro del coro e poi maestro del coro sostituto alla Wiener Staatsoper.?maestro di canto solistico, Lied e oratorio presso l’Universität für Musik di Graz, direttore artistico della Opernsingschule, istituita nel 1991. Fondatore dell’ensemble “Maggio fiorito” specializzato in musica rinascimentale e del primo barocco, e direttore artistico dell’Ensemble Antonio Salieri di Vienna.?Nell’ottobre 2005 la guida del Coro del teatro di San Carlo. «Tutti i più grandi hanno “paura” di noi, rappresentiamo il banco di prova più difficile che ci sia. Il merito di Ozbic -spiega il mezzosoprano Angela Prota, anima del Coro del Massimo partenopeo- è stato proprio di metterci in contatto con la musica. È stato in grado di farci comprendere pienamente la grandezza umana prima e professionale poi di tutti i grandi, soprattutto di Wagner, la cui musica io ritengo abbia una dimensione divina». E proprio la Prota ha consegnato ad Ozbic il Premio Sorgività di Parthenope, prestigioso riconoscimento istituito dal fondatore di Vulcano metropolitano. Presenti all’evento, insieme a Salvatore, storico custode del San Carlo, anche Daniela Nastri ed Eduardo Esposito, i due giovanissimi e brillanti attori saranno a breve protagonisti della Piedigrotta con un entusiasmante carro firmato proprio dal loro maestro, Pasquale Della Monaco, e ispirato al Futurismo. (Rosaria Morra)

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