Usa: area dove produrre alghe per biocarburanti

Mag 23rd, 2013 | Di cc | Categoria: Motori

ROMA - Nuova ricchezza di carburante per gli Stati Uniti. E non si tratta di Gas dall’argilla o di petrolio crudo, riferisce Green Car Reports, ma di una fonte di acqua dolce su un terreno adatto a produrre almeno 95 milioni di litri di biocarburante dalle alghe, con un ritmo che permette di produrre in un mese il fabbisogno di un anno. A riferire della scoperta e’ il U.S. Department of Energy’s Pacific Northwest National Laboratory (PNNL), che ha esaminato a fondo le risorse idriche necessarie a far crescere quantita’ di alghe sufficienti alla produzione dei biocarburanti. Le Alghe crescono rigogliose nelle zone ricche di acqua e scaldate dai raggi del sole, per cui gli ambienti caldi e umidi si rivelano il loro ambiente ideale. La Costa del Golfo degli Stati Uniti si rivela cosi’ un habitat perfetto anche per l’abbondanza di acqua. Negli ultimi anni la ricerca si e’ orientata verso i biocarburanti derivati dalle alghe perche’ e’ una tipologia di vegetazione che puo’ essere trasformata in combustibile. La caratteristica ancora migliore della scoperta e’ la straordinaria abbondanza della produzione naturale, e senza portare come conseguenza il problema di molte colture accusate di dirottare alla produzione di carburante le risorse necessarie alle importanti colture alimentari. Il potenziale e’ enorme, cosi’ come le risorse necessarie per produrre grandi quantita’ di alghe esclusivamente per il carburante. La presenza dell’acqua e’ il requisito principale.

Infatti gli scienziati stimano che l’uso di acqua per le alghe sarebbe pari a un quarto della quantita’ attualmente utilizzata per le imprese agricole. E’ un quantitativo enorme, ma lo studio PNNL precisa che l’acqua potrebbe venire da qualsiasi fonte, comprese le acque sotterranee fresche o salate, ed anche l’acqua di mare. Oltre all’acqua ci vuole anche un grande quantitativo di terra. Ogni ‘fattoria delle alghe’ sarebbe sistemata in diverse piscine tra i 5 e i 15 cm di profondita’. Ancora una volta, pero’, lo studio suggerisce che con la coltura delle alghe si puo’ risparmiare molto terreno. In ultima analisi, stando alle stime della PNNL, se il sistema produttivo entra in funzione significhera’ la drastica riduzione delle importazioni di petrolio per gli Stati Uniti. Inoltre, come ogni altro biocarburante, il combustibile a base di alghe e’ molto piu’ vicino al livello ‘zero emissioni’ di carbonio, rispetto al petrolio estratto nelle profondita’ della terra.

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