In Italia gasolio e verde tra i più cari in Europa
Mag 16th, 2013 | Di cc | Categoria: MotoriAncora segnali contrastanti sulla rete carburanti, all’indomani del nuovo cambio di rotta (questa volta al rialzo) delle quotazioni internazionali di benzina e diesel. Dal monitoraggio di quotidianoenergia.it risultano movimenti all’insù di Api-iP sul diesel e di Tamoil sulla benzina, mentre Esso ha tagliato la verde.
Nel dettaglio - si legge in una nota - i due marchi della famiglia Brachetti Peretti hanno aumentato il diesel di 0,5 centesimi, portando il prezzo di riferimento a 1,259 euro/litro. Tamoil è salita di 0,7 centesimi sulla verde, ora a 1,426 euro/litro. Esso ha invece diminuito la benzina di 0,9 centesimi, scendendo a 1,417 euro/litro.
Intanto, secondo l’ultima rilevazione della Commissione Ue, aggiornata al 19 aprile, la differenza tra il prezzo della benzina in Italia e negli altri Paesi europei è leggermente calata, anche se la «verde» italiana resta tra le più care d’Europa. La differenza tra il prezzo industriale medio dei carburanti in Italia e quello europeo si attesta - rileva la Ue - attorno a 3,5 centesimi.
In Italia, secondo i dati della Commissione, il prezzo industriale medio della benzina al netto delle imposte è pari infatti a 0,596 euro al litro, contro una media nei Paesi dell’Ue a 16 di 0,561 euro al litro. Anche al netto delle imposte, però, l’Italia si colloca al secondo posto nella classifica della benzina più cara, superata solo dalla Danimarca. Va meglio per il gasolio: il prezzo medio industriale italiano si attesta a 0,596 euro al litro contro una media Ue-16 di 0,571 euro: in questo caso lo ’staccò cala di più, attestandosi a quota 2,5 cent