Ruby, Pdl accusa: ”E’ attacco politico”
Mag 15th, 2013 | Di cc | Categoria: PoliticaROMA - All’indomani della richiesta di condanna a sei anni per Silvio Berlusconi (nella foto) al processo sul caso Ruby, l’ex premier, imputato per concussione e prostituzione minorile, è rientrato a Roma, dove ha incontrato a Palazzo Grazioli i suoi legali Niccolò Ghedini e Piero Longo.
Il Pdl intanto fa quadrato intorno al Cavaliere. ”A proposito della vicenda Ruby, del fragilissimo e direi inconsistente impianto accusatorio e della esorbitante richiesta dei pm - sottolinea Daniele Capezzone, coordinatore dei dipartimenti del Pdl -, gli italiani hanno capito quello che c’era da capire. E’ in corso un attacco politico contro un leader scelto democraticamente da dieci milioni di italiani”.
”I cittadini che amano la libertà e la democrazia - avverte - non consentiranno che i processi, e a maggior ragione processi tanto fragili e inconsistenti, siano usati come ‘tempi supplementari’ per cambiare il risultato di partite elettorali in cui qualcuno non è riuscito a sconfiggere Berlusconi e il Pdl”.
Per il ministro per le Politiche agricole Nunzia De Girolamo, parlamentare del Pdl, il processo contro Berlusconi per il caso Ruby è “l’ennesimo processo mediatico”, ma “non saranno gli odi personali e le costruzioni giuridiche ad arte o giudiziarie a fermare la sua opera di pacificazione del Paese”, assicura.
“Da ministro - premette De Girolamo - non amo commentare né requisitorie né sentenze, fino al terzo grado di giudizio siamo tutti innocenti e sono certo che Berlusconi lo dimostrerà”. “Siamo abituati ai processi mediatici - ha continuato il ministro - e questo mi sembra l’ennesimo processo mediatico per destabilizzare il clima che oggi si sta creando in Italia”.
Torna sulle polemiche relative alla manifestazione di Brescia, il presidente della commissione Giustizia del Senato Francesco Nitto Palma (Pdl) che dichiara: “Trovo singolare che da parte degli esponenti della sinistra ci sia stata maggiore attenzione alla presenza di Angelino Alfano a Brescia, dimenticando che è il segretario del Pdl, rispetto all’attenzione per le violente contestazioni contro chi era in quella piazza. Se si continua così - avverte -, rischiamo di prendere una china rispetto alla quale è poi difficile fermarsi”.