Tra i Grandi riuniti a Dallas c’è solo l’italiano Berlusconi
Apr 25th, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
“Per un evento così importante per la cultura e la ricerca a livello mondiale, la presenza italiana di Silvio Berlusconi rappresenta un inequivocabile riconoscimento e apprezzamento della sua statura internazionale, al pari di Blair ed Aznar,Clinton e Bush, non solo per quanto ha fatto in passato ma anche per ciò che rappresenta nel presente politico del nostro Paese”. Lo dice Enrico Pianetta, esponente del Pdl, commentando la presenza di Silvio Berlusconi insieme al Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama e ai suoi predecessori, alla inaugurazione della Presidential Library di Dallas.
Per Enrico Pianetta, dunque, “sono da rigettare quei provinciali detrattori nostrani accecati dalla loro pochezza intellettuale e morale e capaci solo di fomentare discredito nei confronti di Berlusconi. Anche la recente fermezza e lungimiranza politica di Berlusconi - ricorda l’esponente del Pdl - espressione di un grande senso di responsabilità per il bene degli italiani dovrebbe indurre molti a cambiare il loro atteggiamento oltranzista contro Berlusconi e indurli a seguire regole e comportamenti più democratici e di reciproca legittimazione”.
“L’Italia - conclude - ha bisogno di un clima collaborativo e questo riconoscimento internazionale dell’Italia attraverso Berlusconi, può contribuire a raccogliere le migliori forze ad impegnarsi per tale scopo”.
Pianetta ricorda che per un giorno l’ex presidente americano George W.Bush torna al centro della scena. Per celebrare l’inaugurazione della ‘Presidential Library’, grande biblioteca-museo che ripercorre i suoi otto anni alla Casa Bianca, a Dallas arrivano non solo Barack Obama, insieme alla moglie Michelle, ma anche tutti gli ex presidenti Usa ancora in vita (da Jimmy Carter a Bush padre e Bill Clinton). E ospiti del calibro di Tony Blair e Josè Maria Aznar, che nel 2003, in un drammatico vertice alle Azzorre, con Bush decisero la guerra in Iraq.
E per Silvio Berlusconi, l’appuntamento texano è l’occasione per ritrovarsi sulla scena internazionale tra ‘vecchi amici’, in un clima decisamente diverso e più rilassato dagli ultimi appuntamenti che da capo del governo dovette affrontare all’estero, con l’Italia nell’occhio del ciclone. Ritroverà anche Obama, che lo accolse alla Casa Bianca nel giugno del 2009, e col quale ha avuto sempre ottimi rapporti.