“E’ tempo di parrucche”, quando si ci trova a dover fare i conti con la più evidente conseguenza della chemio: la perdita dei capelli, di quella chioma considerata simbolo di fascino, di forza, e per le donne di femminilità e bellezza. Davanti alla cruda realtà di un male così temibile, è possibile rimanere protagoniste della propria vita, senza lasciarsi travolgere dagli eventi ? E come? Giuseppina Siciliano, nel suo libro, frutto della sua personale esperienza di paziente, oltre che di medico, e di cantante di talento plurivincitrice di premi come il Festival della Canzone Marinara e il Premio Deuringer, Giuseppina Siciliano offre risposte coniugate al positivivo, ma allo stesso tempo realiste; traccia i capitoli principali dell’evolversi del suo significativo cammino verso la guarigione, fortemente voluta e conquistata.
OggiAggiungi un appuntamento per oggi, lunedì 22 aprile, alle ore 18, la presentazione alla Loffredo, in via Kerbaker. Partecipano, insieme all’autrice, la presidente dell’Associazione Fabrizio Romano Ornella Romano, il giornalista Enrico Deuringer, il chirurgo Giancarlo Candela, Ornella Romano, i maestri Antonello Cascone, Carlo Missaglia e Gianni Festinese, il poeta Bruno Lanza. Modera Teresa Lucianelli, giornalista. E il libro di Giuseppina Giò Siciliano sarà anche il fulcro di un evento dedicato alle donne in trattamento chemio, che si svolgerà prossimamente alla Fondazione Giambattista Vico, presieduta da Vincenzo Pepe. Il volumetto è edito da Ritualia, con prefazione di Angelo Calabrese e illustrazioni di Maria Bianco, Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all’Agop, Associazione genitori Oncologia pediatrica, così come per tutti gli eventi della Siciliano.
Un libro non solo da leggere, ma da tenere come supporto, invito a non abbattersi ma a reagire, speranza di vittoria, inno alla vita che può continuare, soprattutto se lo vogliamo e ci crediamo. Perché la più grande chance che abbiamo a disposizione è proprio questa: crederci e Giuseppina Siciliano lo ricorda ai lettori e, soprattutto alle lettrici, così come fa ogni giorno ai suoi pazienti.
E, in quest’ottica, la parrucca diventa la compagna di un periodo, voluta, detestata, rivoluta, apprezzata, regalata dopo la fine della malattia all’amica che ora ne ha bisogno , perché ora anche per lei è tempo di diventare guerriera e di combattere: “E’ tempo di parrucche”.