L’ultima trovata di Monti: altre tasse
Apr 3rd, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
L’ultimo (per ora) regalo del governo Monti è un altro aumento delle tasse per famiglie e imprese. Il governo ha smentito ed è possibile che il decreto che oggi fisserà modi e tempi di restituzione dei primi 40 miliardi dovuti dalle pubbliche amministrazioni alle imprese tenti di nascondere la trappola. Ma nelle bozze circolate fino all’ultimo minuto la copertura di quei 40 miliardi - 20 quest’anno e 20 il prossimo - era garantita dall’anticipo al 2013, cioè subito, di un ulteriore aumento delle addizionali regionale Irpef già fissato per il 2014. In altri termini, i bocconiani, seppure in extremis, continuano a studiare, e magari riusciranno ad imporle, nuove tasse. Con l’ulteriore beffa che a pagare i debiti pubblici verso le imprese dovrebbero essere cittadini, lavoratori, imprese stesse.
Di certo, come ha spiegato il vicepresidente della commissione speciale del Parlamento insediata proprio per sbloccare i debiti della pubblica amministrazione, il Pd Pier Paolo Baretta, “si sono consumati tutti i margini per far slittare la Tares al 2014, cancellare l’aumento dell’Iva di luglio dal 21 al 22 per cento e coprire per tutto l’anno la cassa integrazione in deroga e il finanziamento delle missioni militari. Bisogna quindi prepararsi a una nuova manovra”.
Insomma, non solo continuano a mettere le mani nelle nostre tasche ma ci prendono pure in giro. Il governo Monti fa il gioco delle tre carte: da una parte fa balenare la sacrosanta restituzione di quanto dovuto alle imprese, dall’altra minaccia di finanziarla con ulteriori tasse, da una parte promette di non aumentare l’Iva, dall’altra crea i presupposti per una nuova, ennesima manovra. Il tutto tra smentite, mezze smentite, conferme. Quando Monti se ne sarà finalmente andato non sarà mai troppo tardi: purtroppo il suo conto, salatissimo, continueremo a pagarlo noi.