Alfano: grande coalizione o voto subito

Apr 3rd, 2013 | Di cc | Categoria: Politica

Se il Pd “si oppone alla collaborazione e impedisce la formazione di una maggioranza e di un Governo, restano solo le urne a giugno”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, in una dichiarazione nella quale accusa il Pd di pensare ad una “fazione”, e “non alla Nazione”. “Se Bersani vuole occupare tutte le istituzioni, non c’è alcuno spazio per il dialogo. Ho ascoltato l’onorevole Pierluigi Bersani - dice Alfano commentando la conferenza stampa del leader Pd - con doverosa attenzione e anche con la viva speranza di sentire una parola nuova, un cenno di buon senso, una ragionevole disponibilità a farsi carico delle esigenze del Paese, a partire dal rilancio dell’economia e dall’ormai indifferibile alleggerimento fiscale per le famiglie e le imprese. E invece, devo dire con grande rammarico, ho ascoltato oggi le stesse parole ostinate, chiuse, fuori dalla realtà dei numeri del Parlamento, che l’onorevole Bersani ripete da 36 giorni, cioè dalla chiusura delle urne, tempo che la sinistra ha usato solo per occupare le Presidenze delle Camere (come ora spera di fare anche per la Presidenza della Repubblica), per impedire ogni dialogo nella direzione della governabilità, e per proporre inutili commissioni per riforme che il Pd ha sempre osteggiato”.

“Per parte mia, ancora una volta, ribadisco - prosegue - una disponibilità a collaborare nell’interesse dell’Italia. Ma se Bersani vuole occupare tutte le istituzioni, non c’è alcuno spazio per il dialogo. E ovviamente, se questo stallo prosegue perché il Pd pensa più alla fazione che alla Nazione, c’è solo la strada delle urne già a giugno prossimo”.

“Nel nostro ordinamento costituzionale, il Parlamento ha il dovere di esprimere una maggioranza e un Governo. Se non lo fa, la parola deve tornare agli elettori. Non ci sono altre vie. E il Paese, giustamente, non comprenderebbe e non accetterebbe altre perdite di tempo”, conclude.

 

 

Deborah Bergamini - “Il segretario del Pd sembra essere l’unico a non essersi accorto che si sono buttate via intere settimane, che la sua rincorsa ai grillini non ha dato esito positivo e che la sola soluzione praticabile per dare un governo all’Italia in tempi brevi è una coalizione di concordia nazionale tra Pd e Pdl. Questa soluzione appare l’unica che permette di prendere e attuare in tempi brevi le misure urgenti - e sempre più urgenti ogni giorno che il Pd ci fa perdere - necessarie a metter mano alla difficilissima situazione economica e sociale in cui versa il nostro Paese”.

 

Anna Maria Bernini - “Ancora una volta Bersani antepone i suoi interessi a quelli del Paese. Le sue parole sono di una devastante irresponsabilità. A meno di una settimana dal fallimento del suo incarico esplorativo Bersani ha riproposto, a dispetto dell’evidenza, una posizione oltranzista e priva di consenso parlamentare, chiudendo ancora una volta all’ipotesi di un governo con il Pdl. A fronte di un atteggiamento così irresponsabile, purtroppo non ci sono saggi che tengano. Il tempo è scaduto e le alternative sono due: o governo di larghe intese, o voto”.

 

Sandro Bondi -  “Se in questo Paese sopravvivesse un minimo di buon senso, Berlusconi e Bersani si incontrerebbero al piu’ presto, si accorderebbero su due o tre punti essenziali per mettere in sicurezza gli interessi generali, e poi si recherebbero insieme in Europa per porre la questione preminente di un cambio di rotta in direzione della crescita e dell’allentamento di un rigore che strangola l’economia”.

 

Daniele Capezzone – “La situazione è molto grave ma assolutamente chiara. Il Pd non ha vinto le elezioni, le ha pareggiate, e non ha i numeri per fare il Governo: e per questo, sulla pelle del Paese, ha fatto perdere all’Italia 37 giorni, determinando un blocco politico e istituzionale. A questo punto, le strade sono due. O Bersani rimuove questa ostruzione e si rende disponibile a un dialogo nell’interesse dell’Italia, oppure le elezioni sono inevitabili, e tutti hanno il dovere di evitare che sia compromessa la finestra elettorale di giugno”.

 

Fabrizio Cicchitto - “Cosa deve dire o fare di più Grillo per far capire a Bersani che non gli dà i voti per far nascere il suo governo? Spaventa la pervicacia del segretario del Pd che continua caparbiamente a inseguire il populismo dei grillini. L’altra alternativa è quella di chiedere a noi un sostegno alla vergognosa, magari volatilizzandoci dall’aula del Senato. Ma tutto questo è ovviamente fantapolitica”.

 

Maurizio Gasparri  - “Bersani finge preoccupazione per l’Italia, ma è solo disperato per il suo destino personale. La conferenza stampa è stata imbarazzante. Eloquente la faccia sconsolata di Enrico Letta, il Pd è in un vicolo cieco”.

 

Beatrice Lorenzin - “Qualcuno svegli Bersani dal suo sonno profondo. Il segretario del Pd sembra non essersi accorto di tutto quello che è accaduto da quando si sono chiuse le urne, del suo fallimento elettorale e di quello come premier incaricato. L’ostinazione con cui continua a ripetere le stesse parole da oltre un mese rischia di trascinare a fondo il Paese, che invece ha bisogno immediatamente di un governo che dia vita a un importante percorso di riforme per venire fuori da questa crisi. Altrimenti, l’unica altra alternativa resta tornare alle urne il più presto possibile”.

 

Osvaldo Napoli  - “Come un disco rotto, Pierluigi Bersani si è presentato in conferenza per recitare un rosario immutabile di condizioni e di auspici. Che dire? Per un uomo che fa del cambiamento la sua bandiera politica non sarebbe male se cominciasse lui per primo a cambiare qualcosa delle sue tiritere”.

 

Stefania Prestigiacomo - “Dobbiamo sperare di avere prima possibile un governo che sia espressione di questo Parlamento, ciò che in questo momento non viene sottolineato è che continua a rimanere in carica un governo Monti che non ha mai ricevuto la fiducia da questo Parlamento, ma solo da quello precedente. Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili della storia repubblicana. Le forze politiche dovrebbero diventare responsabili e fare l’unica cosa che i cittadini chiedono, un governo che affronti le emergenze, per poi tornare al voto”.

 

Maurizio Sacconi  - “E’ eccessivo attribuire ai saggi uno scopo troppo impegnativo. Lo sblocco della situazione dipende soprattutto dalle forze politiche, in particolare dal Pd. O si determinano le condizioni per una larga coalizione o sembra inevitabile il voto anticipato. Napolitano ha risposto alla sollecitazione fatta da Alfano affinché fosse definito il mandato dei saggi: un compito limitato nel tempo e nei contenuti. Rimane nella responsabilità delle principali forze politiche dare un governo al paese”.

 

 

 

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La scomparsa dell’ex deputato Umberto Scapagnini

 

Berlusconi: perdo un collaboratore, un grande amico

 

”La scomparsa di Umberto Scapagnini rappresenta per me la perdita di un grande, affettuosissimo amico. Ero legato a lui da molti anni. L’avevo conosciuto come medico ed avevo apprezzato la sua eccellente preparazione professionale e la sua acuta capacita’ diagnostica”. Cosi’ Silvio Berlusconi in una nota.

”Il nostro rapporto - aggiunge - si e’ via via trasformato in una profonda amicizia e con la fondazione di Forza Italia, in una stretta collaborazione politica. Sono state molte le volte in cui mi e’ stato vicino con il suo particolare ed originale intuito politico. Sapeva celare sotto un atteggiamento ironico e scanzonato le sue grandi doti umane e la sua naturale generosita’. Mi manchera’ molto cosi’ come manchera’ molto a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di stargli vicino”.

 

 

Alfano: un grande medico che amava la gente

 

”Medico illustre dalle straordinarie competenze, sempre disponibile, come la sua missione richiedeva, e politico attento e sensibile ai bisogni di tutti, ha trascorso tutta la sua vita in perfetto equilibrio tra queste sue due grandi passioni, senza che l’una prevalesse sull’altra”. Lo ha detto Angelino Alfano commentando la morte di Umberto Scapagnini, ex medico personale di Berlusconi.

”Unico comune denominatore, il suo amore per la gente, per la sua terra, che ha seguito anche a livello nazionale, dove si e’ distinto per impegno ed entusiasmo - ha aggiunto Alfano -. Fino all’ultimo. Fino a quando gli e’ stato possibile. Ci stringiamo con immenso affetto alla sua famiglia per condividerne il profondo dolore e l’enorme mancanza”.


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