“La vicenda è chiusa e l’ha chiusa Bersani che ora si trova nel vicolo cieco in cui si è infilato. Sta a lui, ora, rovesciare la situazione, se vuole e se può, nell’interesse del Paese”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano in una dichiarazione sulle trattative per il governo.

“Dal giorno successivo al voto fino a oggi il Pd non ha mai realmente corrisposto al nostro comportamento responsabile e di buon senso e non ha mai formulato alcuna seria apertura: non ha affrontato i temi economici che davvero importano al Paese; ha occupato tutte le cariche istituzionali; ha preteso di inseguire ogni estremismo e giustizialismo”, conclude il Segretario del PdL.

Bondi: Grillo lo insulta ma Bersani insiste

”Se perfino dopo gli ultimi insulti di Grillo Bersani aspetta ancora una risposta da parte del Movimento Cinque Stelle vuol dire che si propone di spaccarlo oppure vuol dire che intende rinunciare al mandato ricevuto dal capo dello Stato”. Lo afferma Sandro Bondi del Popolo della Libertà.

Capezzone: Bersani getti la spugna e si torni a votare

“Bersani è ormai al capolinea, e ha il dovere politico di gettare la spugna. Dopo il voto, ha sbagliato tutto. Un leader saggio e lungimirante avrebbe preso atto della realtà, avrebbe accettato il responso delle urne (e cioè un pareggio), e avrebbe cercato una seria collaborazione nell’interesse del Paese”. Lo ha detto il coordinatore dei dipartimenti del Popolo della Libertà, Daniele Capezzone, intervenendo a Radio anch’io.

“Invece - ha aggiunto -, ha fatto il contrario: ha totalmente eliminato dalla discussione pubblica i temi economici (e in primo la nostra richiesta di riduzione di tasse per famiglie e imprese), ha fatto sponda al peggiore giustizialismo, ha inseguito i grillini rimanendo con un pugno di mosche in mano, ha sequestrato le presidenze di Camera e Senato. Su questa base, è lui ad avere pervicacemente chiuso ogni possibilità, e oggi raccoglie quello che ha seminato. Ora la strada maestra è ridare la parola agli elettori. Noi siamo assolutamente pronti a vincere sia alla Camera sia al Senato, dando all’Italia in tempi rapidissimi un governo capace e liberale”.

Cicchitto: nessuna pregiudiziale contro Napolitano

Di fronte all’ipotesi di un Napolitano bis ”Non abbiamo pregiudiziali contrarie. I nomi che pero’ indichiamo come Pera o Letta sono persone di assoluta garanzia democratica”. Lo sostiene Fabrizio Cicchitto, Pdl, durante la trasmissione Omnibus su La7.

Gelmini: il Pd non sottolinei ciò che ci divide

“Non c’e’ peggior sordo di chi non vuole sentire. Che senso ha la puntualizzazione del Pd rispetto alle parole del nostro segretario nazionale Alfano? Se c’e’ la volonta’ di costruire per il Paese e di trovare una soluzione per le riforme, perche’ sottolineare cio’ che divide? Maggior senso di responsabilita’ e minore impulsivita’ possono essere due ingredienti politicamente molto utili soprattutto in queste ultime ore”. Lo afferma Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario del Pdl alla Camera.

Lupi: Bersani porta l’Italia a sbattere

”Bersani sta portando l’Italia a sbattere contro un muro. La speranza e’ l’ultima a morire, ma e’ ridotta al lumicino. Mi auguro che il segretario del Pd ci ripensi”. Lo afferma a Repubblica Maurizio Lupi che assicura che il Pdl non teme le elezioni, ma non chiude a un governo del Presidente: ”diremo di si’ a governi che affrontino i problemi del Paese”. La condizione e’ che i Democratici propongano una figura di ”garanzia” per il Quirinale.

Qugliariello: tocca al PdL esprimere il Capo dello Stato

”La crisi economica mostra la necessita’ di metter mano all’elemento della sovranita’ nazionale, che sta evaporando. Si sono messi in moto processi complessi che producono frammentazione: una societa’ liquida che non puo’ essere governata. La soluzione si chiama presidenzialismo”. Lo afferma al Quotidiano nazionale, Gaetano Quagliariello, senatore del Pdl.

”Oggi - aggiunge Quagliariello - l’idea del doppio binario deriva da una guerra civile strisciante ed e’ ovvio che senza legittimazione reciproca non arriveremo a nulla”. Ci si legittima, spiega, ”o partecipando a pieno titolo a un governo che faccia l’interesse della nazione, oppure dichiarando che le istituzioni piu’ alte sono patrimonio comune e dunque, poiche’ la sinistra ha i presidenti di Camera e Senato e avrebbe anche il presidente del Consiglio, lasciando a noi l’espressione del prossimo presidente della Repubblica. Cosa che, sia detto per inciso, nella seconda repubblica non e’ mai accaduta. Alternative non ce ne sono”.

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PdL/Santanché responsabile del Settore organizzazione

Nell’ambito della ristrutturazione del Popolo delle Liberta’, il Presidente Silvio Berlusconi ha nominato l’on. Daniela Santanche’ Responsabile del Settore organizzazione. Il Presidente Berlusconi, a nome di tutto il movimento, ringrazia l’on. Maurizio Lupi, che lascia l’incarico per il lavoro sinora svolto e formula i piu’ cordiali auguri per il suo impegno come Vice Presidente della Camera dei Deputati. Il Presidente rivolge anche all’on. Santanche’ i piu’ cordiali auguri per la sua attivita’ nel movimento e si riserva di completare le decisioni sugli altri incarichi entro la prossima settimana.