NAPOLI, OSPEDALI E STRUTTURE SANITARIE IN CRISI: NOTEVOLI RITARDI NEGLI INTERVENTI D’ EMERGENZA, A RISCHIO LA SALUTE DEI PAZIENTI.

Mar 9th, 2013 | Di cc | Categoria: Salute

A Napoli, la situazione sanitaria pare essere davvero preoccupante. E’ grande il caos creatosi negli ultimi giorni, a causa delle condizioni indecenti riscontrate presso gran parte delle strutture sanitarie. Posti letto mancanti e clamorosi ritardi delle autoambulanze costrette a dover rimanere per ore fuori gli ospedali in attesa di poter ripartire: questi sono soltanto alcuni degli aspetti che hanno generato una situazione disastrosa.

Si tratta di una vera e propria iperaffluenza ai pronto soccorso; Già due mesi fa, dopo Roma, venne lanciato l’ Sos da parte del direttore della centrale operativa partenopea del 118, attraverso una lettere rivolta ai direttori sanitari. “Dai presidi ci viene comunicata la grave difficoltà ad accogliere nuovi ricoveri per indisponibilità assoluta di posti letto e di barelle”: queste le parole espresse da parte del direttore, Giuseppe Galano, che continuò facendo notare “l’ abitudine”, di trattenere per molte ore nei pronto soccorso dei vari ospedali le barelle dei mezzi di soccorso del 118.

La situazione di forte disagio, però, a 2 mesi di distanza, pare non essere cambiata, anzi, è diventata davvero difficile da gestire. I “sequestri” di materiali e mezzi utili all’ immediato soccorso continuano: a Napoli ed in provincia tutti i posti letto sono occupati nei reparti di ortopedia , rianimazione, medicina, e in più, nelle divisioni di pediatria. Inoltre, proprio in questi giorni, abbiamo assistito a forti ritardi delle ambulanze, durati anche 3 ore, presso gli ospedali San Paolo, Cardarelli, San Giovanni Bosco, e Loreto Mare. E’ proprio presso questa ultima struttura ospedaliera che si sono verificati, inoltre, fatti davvero eclatanti: basti pensare che si è arrivati al punto di dover fare delle collette per la carta igienica, gli aghi ed il sapone. Sembra assurdo, ma è così; non c’è sapone liquido, mancano pannoloni e traverse, bisogna risparmiare sulle garze e su tutto quanto di basilare possa servire ai pazienti. “Autotassarsi è l’unico modo per garantire i servizi elementari ai pazienti”: è questo quanto affermano i sindacalisti della  Cgil, che, allarmati, continuano: “Questa settimana, invece di disporre di 40 rotoli di carta igienica per reparto, come di solito accadeva, ne abbiamo solo 10 da dividere tra i ricoverati ed il personale sanitario”. Presso il Loreto Nuovo di Via Vespucci, inoltre, un’ altra situazione assurda si è verificata la scorsa notte, quando i familiari di un’ ammalata si sono rifiutati di ricoverarla in barella, ed hanno deciso di portare in ospedale il letto di casa propria. “Mia mamma è allettata da due anni, ictata ed è gravemente ammalata. Non può permettersi di cadere da una barella o di peggiorare le condizioni delle piaghe che ha sul corpo perché in ospedale non hanno un letto disponibile”: queste le parole di Patrizia, figlia dell’ ammalata.

Insomma, sono situazioni a metà tra un film drammatico ed un film commedia: è tutto così assurdo! Si tratta di mancanze e mancanze legate non soltanto a strutture d’ emergenza, quanto anche a a strutture ordinarie. E’ necessario, dunque, rendere noto tutto ciò, ed in conseguenza, poi,  rivedere il piano ospedaliero regionale, soprattutto per quanto riguarda l’ organizzazione a Napoli e provincia.

Fabiana Musolino

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento