Popolo della libertà: senza di noi non si governa!
Mar 6th, 2013 | Di cc | Categoria: Politica
Governo tecnico o governo di grande coalizione? Su un punto cambia poco: ognuna delle due ipotesi avrà bisogno di una ampia maggioranza parlamentare, e questa maggioranza avrà a sua volta bisogno del Popolo della Libertà. Non si governa senza di noi, checché ne dica Pier Luigi Bersani. Si conferma dunque l’analisi fatta poche ore dopo il voto da Silvio Berlusconi: l’Italia ha bisogno di un accordo parlamentare ampio, tra centrodestra e centrosinistra, ed il PdL non può restare fuori da questo accordo.
E questo non solo per un fatto numerico, ma politico. Il Pd ha vinto di un soffio alla Camera aggiudicandosi il premio di maggioranza, mentre al Senato il successo del centrodestra nelle regioni chiave ha bloccato la sinistra ed il suo progetto di una mini-alleanza con Mario Monti. Il boom del Movimento 5 Stelle, non previsto da nessuno in queste proporzioni, ma meno di tutti previsto dal Pd, ha fatto il resto. Da qui la nostra proposta fin da subito, proposta che troverà quasi certamente il suo sbocco nelle decisioni che assumerà il capo dello Stato.
Il quale ha anche lui, fin dall’inizio, capito e condiviso il nostro appello, anche se non lo può dire apertamente. Lo ha fatto in particolare su due punti: nel far propria l’idea che ci fosse bisogno del concorso di tutti, e nel bloccare la folle rincorsa di Bersani ai grillini per tentare di mettere in piedi un esecutivo di minoranza. Ricordiamo che era stato Angelino Alfano a denunciare i limiti e soprattutto i rischi dell’ostinazione del segretario del Pd: che per troppo tempo ha anteposto gli interessi di potere nel partito a quelli del Paese.
Ora la fine della ricreazione si sta avvicinando e si conferma la giustezza delle nostre idee. Giorgio Napolitano ha smontato sistematicamente tutte le velleità e le intemperanze di Bersani, comprese il ritorno subito alle elezioni e addirittura le pressioni per far dimettere anzitempo lo stesso capo dello Stato. Il quale, dopo aver consentito al segretario del Pd un giro di giostra, si appresterebbe a nominare un governo tecnico: nel futuro del Paese il PdL sarà parte determinante, con buona pace di chi ci voleva sconfitti e addirittura cancellati dalla scena politica e sociale.