Pianura dice no al Femminicidio: in mille in strada per onorare la memoria

Feb 25th, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Pochi minuti, attimi di pura follia, ed una vita condannata a spegnersi lentamente tra atroci sofferenze: questa, se volessimo sintetizzare, è la descrizione più efficace che rappresenti appieno la situazione vissuta da Giuseppina Di Fraia, ultima vittima (in ordine di tempo) di uxoricidio, che ha trovato la morte nella maniera più cruenta e sofferente possibile, per mano del proprio carnefice, il marito Vincenzo Carnevale, già noto alle forze dell’ordine per reati minori ed attualmente in stato di arresto.

Sembrava una mattina come tutte le altre quella dell’11 Febbraio scorso, con Pina – così era conosciuta nel suo quartiere, Pianura – che si apprestava a dirigersi all’abitazione presso la quale prestava servizio come colf, dove però non sarebbe mai arrivata: dapprima investita con l’auto, poi cosparsa di benzina e data alle fiamme, e soltanto l’intervento di chi era lì di passaggio che ha evitato che le fiamme divorassero completamente il corpo della donna; sforzi vani quelli dei soccorritori, che non sono riusciti ad evitare, tre giorni dopo (14 Febbraio, ndr) che Pina spirasse, dopo aver arduamente lottato per la propria vita, senza che però le ustioni su oltre il cinquanta percento del corpo e le varie lesioni le dessero via di scampo. Una “martire del matrimonio” che si spegne dunque nel giorno simbolo per gli innamorati, e che lascia tutti decisamente scossi.

E’ una Pianura indignata quella che poi si sveglia il 20 Febbraio, data designata per i funerali, e si riversa in massa nei pressi della chiesa di San Giorgio, a Pianura, dove Pina fa il suo ultimo saluto e percorre il suo ultimo viaggio, con uno stuolo di amici e compaesani evidentemente toccati nel profondo dal triste avvenimento.

Erano poi le 16:30 circa quando i cittadini del quartiere di sono cominciati a raggruppare in via Monti, luogo dove si è consumata la tragedia, in vista della fiaccolata che avrebbe preso il via di lì a poco: qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia (partenza qualche minuto dopo le 17) per dare a tutti la possibilità di presenziare, con il via al corteo che ha dapprima stazionato per qualche minuto nel punto preciso del delitto, e si è poi laconicamente diretto verso Piazza San Giorgio, con le giovani figlie di Pina a guidare lo stuolo di persone accorse. Atmosfera surreale quella di via Napoli, dove i circa mille presenti in coda al corteo hanno sfilato in una strada perennemente caotica che, per l’occasione, si è riscoperta silente e rispettosa nei confronti di una persona tragicamente scomparsa, e, anche grazie al lavoro delle forze dell’ordine, l’unico rumore era costituito soltanto dal sommesso brusio degli astanti, le cui fiaccole portavano prova dell’indignazione di un quartiere e di un’intera città.

Emblematiche le parole dell’assessore alle pari opportunità, Pina Tommasielli,  che - in risposta al coro levatosi all’avvio del corteo “Giustizia!” – ha affermato che “Il Femminicidio è un diritto violato: le forze dell’ordine sul nostro territorio sono molto sensibili ad eventi di violenza domestica, quindi non ci si può nascondere dietro il detto “tra moglie e marito non mettere il dito”, no! Il dito si mette eccome, dal momento che è uno schiaffo oggi diventa un femminicidio domani! Il comune si costituirà parte civile nei processi penali che vedono donne subire violenze”.

Numerose le emittenti e la stampa intervenuta, che hanno dato all’evento una risonanza decisamente elevata, e che, si spera, diano il là a qualche iniziativa – che non si limiti alla mera fiaccolata - che supporti le giovani figlie della vittima, in un sol colpo private della loro intera famiglia.

  Dario Vanacore

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    ñïñ çà èíôó!…

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