Berlusconi: confronto tv ma solo con Bersani. Ho sempre ammirato la dolcezza di Ratzinger

Feb 18th, 2013 | Di cc | Categoria: Politica

Silvio Berlusconi ammira l’intelligenza e la dolcezza di Papa Ratzinger. Lo afferma lo stesso leader del Pdl in una intervista a Rtl nella quale ha parlato dei suoi incontri con il Pontefice dimissionario. Racconta poi di essere rimasto ”molto sorpreso” sentendo l’annuncio di Benedetto XVI di voler lasciare il Pontificato. ”Ammiro molto questo Pontefice che ho conosciuto diversi anni fa durante il funerale di don Giussani a Milano, quando era ancora cardinale. Allora Ratzinger sali’ sul pulpito e fece una omelia straordinaria. Poi ho avuto modo di incontrarlo da presidente del Consiglio ed ho sempre ammirato la sua intelligenza, nel senso etimologico della parola, cioe’ di ‘intus legere’. Ho una profonda ammirazione per la sua dolcezza”. Per quanto riguarda il successore di Benedetto XVI ”non e’ importante il colore della pelle ma l’intelligenza e la fede del nuovo Pontefice”. ”Secondo me – prosegue - la sinistra e’ sicura di perdere, io sono sicuro di vincere, Monti e’ disperato e Grillo fa degli show. Io sono sicuro che avremo la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Lo vedo dall’entusiasmo che c’e’ in giro intorno e dalla pochezza delle proposte altrui”. ”Con 3 milioni di disoccupati, per Bersani qual e’ la cosa piu’ importante? Il falso in bilancio. Questa e’ una cosa quasi caricaturale”. E ribadisce che sotto il suo governo questo reato non e’ stato depenalizzato. Il ruolo che sta svolgendo la magistratura ”e’ una patologia, un cancro della nostra democrazia”. Berlusconi ricorda l’avviso di garanzia ricevuto nell’estate del ‘94 e che avrebbe ”ribaltato il risultato delle urne” dalle quali egli era uscito vincitore. ”L’intervento della magistratura si era gia’ palesato nel 1992-93, con iniziative verso i partiti democratici che, avevano si’ commesso degli errori, ma che dovevano confrontarsi con un Partito comunista che riceveva finanziamenti dall’Unione Sovietica. Partiti che ci hanno assicurato benessere e democrazia. Poi la magistratura ha continuato a svolgere questo ruolo che e’ una patologia, un cancro della nostra democrazia”. Non e’ possibile ”nessun paragone” tra l’attuale ondata di arresti e di scandali e Tangentopoli. Secondo Berlusconi le attuali iniziative della magistratura sono ”una cortina fumogena” per coprire la vicenda Mps. ”Non si puo’ fare alcun paragone con il 1992-93; allora c’era un sistema di partiti che vivevano dei soldi che ricevevano dalle imprese; ma poi sono arrivati i rimborsi elettorali per cui i partiti non hanno piu’ bisogno di quei soldi”. L’attuale ondata di scandali,prende le mosse dalla vicenda Monte Paschi di Siena nella quale ”ci sono 3 miliardi di euro che sono finiti nelle tasche di chi non si sa”, e nella quale ”il Pd c’e’ dentro fino al collo benche’ se ne sia tirato fuori. Ci sono dentro in pieno ed hanno cercato di alzare una cortina fumogena. Secondo me si sono rivolti a magistrati amici per far tirare fuori scandali che magari giacevano da qualche tempo”. Un esempio e’ la condanna di Raffaele Fitto in Puglia nella quale ”c’e’ stata una accelerazione ingiustificabile”. Sarcastica l’ultima frase di Berlusconi: ”i magistrati hanno trasformato la festa di San Valentino nella festa di San Vittore”. Beppe Grillo ”e’ un fenomeno da baraccone” che pero’ ‘’sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra”. Berlusconi ammette la bravura di Grillo nei comizi: ”è un istrione abituato al grande pubblico, e’ un professionista, con un copione ben preparato”. Tuttavia, esprime la propria preoccupazione rispetto alla concorrenza di Grillo: ”vedo in lui un pericolo che sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra. In Italia i voti si sono sempre distribuiti cosi’: un terzo alla sinistra e due terzi ai moderati; questi hanno sempre vinto tranne i casi in cui si sono presentati divisi”. E ai moderati tolgono i voti anche Monti e i centristi: ”gli eventuali voti dati a Monti o Casini sono voti dati alla sinistra, e allora e’ meglio votare l’originale; oppure sono voti tolti a noi impedendoci la vittoria, ma non credo che avverra”’. Commentando la richiesta di Mario Monti di un confronto televisivo dice si’ a un confronto tv tra i candidati alle elezioni, ma solo tra ”gli unici due che hanno possibilita’ di vincere” e cioe’ Bersani e Berlusconi. ”Un confronto tv l’ho sempre accettato con chiunque, tanto e’ vero che talvolta ho avuto addirittura sei contraddittori. In questo caso pero’ avrebbe senso che vadano solo gli unici due che hanno possibilita’ di vincere. Monti e’ disperato perche’ molto probabilmente non raggiungera’ il 10% dei voti e quindi restera’ fuori dal Parlamento lui, Casini e Fini”. A riguardo della promessa fatta ieri, di ubriacarsi nel caso di un’esclusione dei centristi dal Parlamento, Berlusconi precisa: ”nella vita non mi sono mai ubriacato, questa sarebbe la prima ed ultima volta”. A proposito del Festival di Sanremo e del caso Crozza: “ho molta simpatia per Crozza, per la sua intelligenza, per la sua duttilita’, per la sua capacita’ imitativa dei vari protagonisti della politica pero’ non ho mai avuto timore di lui perche’ la satira e’ satira e, anzi, quando nella satira si esagera viene fuori un boomerang per chi la fa e per la parte politica di chi la fa”. E aggiunge: “non ho formulato nessun giudizio su questo, ho semplicemente detto anticipatamente che mi sembrava un errore tenere il Festival, che assorbe una grandissima audience, proprio una settimana prima dell’ultima settimana delle elezioni quando in televisione erano stati gia’ programmati gli interventi di tutti i leader di partiti e partitini politici che concorreranno alle elezioni. Poteva andare due settimane dopo, non credo che un festival delle canzonette sia una tragedia se venga spostato due settimane dopo”. E conclude: “alla fine chi mi imita meglio sono io. Non mi chiede di fare l’imitazione di me stesso, sono troppo bravo, sarebbe un’arma impropria durante la campagna elettorale”. “In Sicilia caccia al riscatto dopo la disfatta” Silvio Berlusconi cerca nelle circoscrizioni elettorali siciliane il riscatto dopo la disfatta nelle elezioni regionali. “Vinceremo sia al Senato sia alla Camera e governeremo applicando quelle ricette liberali che sono sempre validissime” ha detto il leader del Popolo della Liberta’ in un’intervista all’emittente siciliana Telegiornale di Sicilia. “La prima cosa che serve - ha detto rispondendo a una domanda sulle priorita’ per l’Italia e la Sicilia - e’ la riduzione della spesa pubblica in Italia e in Sicilia, in modo da diminuire la pressione fiscale per imprese e famiglie”. “La sconfitta nelle recenti elezioni regionali siciliane era dovuta al fatto che i moderati avevano litigato e si erano divisi. Andando insieme io credo che non dovremmo avere problemi e registrare la vittoria anche in Sicilia”. “L’errore principale commesso in Sicilia - ha aggiunto - e’ stato il non insistere maggiormente sull’unita’ di quanti si oppongono alla sinistra. Sarei dovuto forse intervenire sul posto io con la mia capacita’ di convincimento”. Quanto al futuro del Pdl nell’Isola, Berlusconi ha osservato: “abbiamo importanti rappresentanti nella politica nazionale che sono siciliani: il presidente del Senato, il nostro segretario nazionale, ministri. Credo che loro abbiano il dovere di occuparsi da vicino del partito in Sicilia e credo che abbiano l’esperienza e la capacita’ per farlo”.

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