Poliziotti lasciati senza mezzi ed in condizioni disastrose, il Coisp: “Non sarà che conviene a tutti? Altrimenti come si farebbe a inveire contro di noi?”

Feb 7th, 2013 | Di cc | Categoria: Sindacato

“Certo che i Bobbies inglesi avranno un sacco di tempo che gli avanza per quanto sono efficienti,

sicuri e sbrigativi i loro interventi. Che noia! Molto meglio qui in Italia dove un poliziotto può

rischiare sul serio la salute ad ogni minimo intervento che gli capita, dove può sempre far lavorare la

fantasia per sopperire alle carenze di mezzi che non gli consentono di avere gli strumenti adeguati per

lavorare, dove non manca mai il brivido della denuncia per abusi, e dove in cambio… si beccano

quattro spiccioli, tra i peggiori trattamenti d’Europa. Evviva!”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia

, ironizza così

sul “disastroso stato in cui sono costretti ad operare i Poliziotti italiani” prendendo spunto dalla notizia

dell’arresto di un cittadino inglese che, a Londra, ha brandito due coltelli contro dei turisti che

assistevano al cambio della guardia fuori da Buckingham Palace, e poi ha rivolto i coltelli contro se

stesso minacciando il suicidio. L’uomo è stato circondato dalle guardie a cavallo inglesi che lo hanno

distratto, mentre un Poliziotto con una pistola elettrica lo ha colpito restando a distanza di sicurezza e

lo ha immobilizzato.

“E così che vanno dunque le cose quando gli Operatori della Sicurezza hanno dotazioni adeguate…

Tutto finisce rapidamente, in sicurezza, nessuno spargimento di sangue, niente denunce, niente

pratiche da torturatori da seguire… Però! Ma se tutto fila liscio - chiede con sarcasmo Maccari -

che gusto c’è? Devono pensarla certamente così i nostri Governanti e Amministratori che si ostinano a

non fornire ai Poliziotti pochi economici strumenti che non li obbligherebbero, puntualmente, a venire

al contatto fisico ogni volta che bisogna intervenire per fermare qualcuno che crea problemi di

qualsiasi tipo. E fare a meno di mettere a repentaglio noi Operatori e tutti gli altri? E perché mai?

Meglio lasciarci con i soliti, antidiluviani, mezzi. Manganelli e nude mani. Non fermano proiettili,

bastoni e catene e coltelli e tanto altro, ma che importa? Non ci consentono di fermare rapidamente

e col minor rischio possibile quelli che ci troviamo di fronte, ma che importa? Tanto il problema è

e resta di Forze dell’Ordine e semplici cittadini, mica riguarda politici e ministri!”.

“E poi – conclude il Segretario del Coisp – se non fossimo costretti al contatto fisico in modo da

guadagnarci l’immancabile etichettatura di violenti fascisti torturatori che abusano dell’uso della

forza, come si farebbe ad imbastire le campagne d’odio contro le Forze dell’Ordine che vanno tanto

forte… soprattutto quando all’orizzonte si intravedono le elezioni?”

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