Presentato presso il museo PAN di Napoli il manifesto dell’associazione di architetti, ingegneri e imprese Studio 147

Gen 23rd, 2013 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

Dopo la lettura del documento da parte del presidente e fondatore del gruppo arch. Gaetano Troncone sono seguiti gli interventi dell’ assessore all’ urbanistica del Comune di Napoli arch. Luigi De Falco, dell’ arch. Monica Bruno, del socio onorario di 147 prof. arch. Francesco Forte, dell’ ing. Francesco Guarracino, del socio onorario di Studio 147 prof. arch. Giovanni De Franciscis e dell’arch. Alfredo Oliveri.

Al termine della riunione il presidente Troncone ha dato appuntamento a tutti i presenti a maggio prossimo sempre al PAN dove verranno presentati i progetti per la riqualificazione di largo Sant’ Anna di palazzo nel centro storico di Napoli.

MANIFESTO DI STUDIO 147

Studio 147, con la seconda edizione del concorso WIKIARCHITETTURA 2.0 che quest’anno ha per tema la “Riqualificazione funzionale e ambientale di Largo Sant’Anna di Palazzo (Quartieri Spagnoli) nel centro storico di Napoli ”, promuove una nuova forma di attivismo architettonico: un attivismo che sia interdisciplinare e in cui l’ispirazione e l’interazione sociale siano congiunte; un attivismo che navighi nel mondo attraverso una densa percezione dei rapporti sociali, economici e geopolitici, che occupi nuovi luoghi attraverso tattiche furtive e che costruisca anche attraverso nuovi materiali (anche riciclati) e tecnologie, prese in prestito per ridefinire spazi urbani più efficienti, diminuendo la discrepanza tra forma e uso.

Bisogna partire dal presupposto che ogni qualvolta la società ha un mutamento, l’architettura deve essere presente e i progettisti devono ridefinire il proprio ruolo attraverso l’influsso di interazioni collettive organizzate, in grado di re-immaginare lo spazio pubblico e la città e raggiungere un equilibrio sostenibile con l’ecosistema e la complessità della città.

Gli spazi della città diventano teatri di nuovi usi, spazi da immaginare, luoghi della sperimentazione sul campo e catalizzatori di un futuro possibile, in grado di rivalutare il patrimonio materiale e immateriale dello spazio urbano.

Gli interventi possono essere temporanei, installazioni urbane, strutture gonfiabili, costruzioni ai limiti della legalità o eventi multimediali.

Con il progetto Wikiarchitettura 2.0 di Studio 147 il progettista abbandona lo studio, si immerge nella metropoli e nelle periferie suburbane, non si fida più delle informazioni di seconda mano, INCONTRA I CITTADINI, fa domande, traccia mappe, cerca alleanze, scopre nuovi mezzi d’intervento.

Il professionista (arch. ing. geom. etc.) non aspetta più un incarico, si libera dalla gabbia della richiesta del committente interpreta le nuove esigenze, e diventa lui stesso promotore di una visione da diffondere attraverso campagne di sensibilizzazione ed eventi pubblici.

E’ ormai tempo che i 300.000 progettisti italiani espongano apertamente in faccia al mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze, attraverso questo manifesto che promuove l’architetto della vita, l’architetto come rivoluzionario, crociato culturale, filosofo, operatore sociale, ambientalista e attore GEOPOLITICO che utilizza non solo mattoni, ma anche inchiostro e pixel.

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