Un clima di speranza e di fiducia ha investito il mondo politico ed economico , provocando anche rialzi nelle quotazioni di borsa , a seguito della dichiarazione della Banca Centrale Europea secondo la quale è stato ormai toccato il fondo della crisi e ci si accinge alla risalita. Gli economisti della BCE , pur ritenendo ancora elevato il livello di incertezza , vedono spiragli di ripresa già nel 2010 , particolarmente nell’area Euro . Prevedono inizialmente una fase di stabilizzazione , cui seguirà la ripresa con tassi di crescita trimestrali di segno positivo”. Dopo un periodo di inflazione bassa o negativa, il pil tornera’ a crescere nel prossimo anno. Buie sono però le prospettive per la disoccupazione , che continuerà a crescere , come continueranno a crescere i conti pubblici .Per il PIL si prevede una crescita dell’1,5% , rispetto alla previsione iniziale dello 0,2%.Quanto all’inflazione , allo 0,4% nel 2010 ed all’1,1% nel 2011, dicono gli esperti , permetterà il mantenimento del potere d’acquisto delle famiglie nell’area euro”. Il tasso di disoccupazione , invece , aumenterà ancora passando dal 9,4% al 9,7 % nel 2009 ed al 10,9% nel 2010 per poi tornare lievemente a scendere .Ovviamente i dati della BCE hanno scatenato una serie di dichiarazioni di politici . Mentre il centrodestra , con Gasparri e Cicchetto , ha fatto rilevare come il clima di fiducia sia necessario per aiutare la ripresa e come l’Italia sia tra le nazioni dell’area euro quella con le migliori prospettive di crescita , gli esponenti del centrosinistra gettano acqua sul fuoco e preferiscono alimentare il catastrofismo . Eppure , proprio in questi momenti di crisi , si vede la capacità di un paese di unirsi per fronteggiare l’emergenza .Ma gli interessi di bottega vengono purtroppo prima degli interessi della nazione . (MEF)