Come era prevedibile, la campagna acquisti/cessioni del Napoli si ingarbuglia sempre più. Le pretese dei giocatori che dovrebbero vestire la maglia azzurra e di quelli che dovrebbero andar via aumentano come  aumentano le cifre richieste dalle società che devono vendere. Era ovvio che ciò avvenisse in  quanto tutti sfruttano le difficoltà del Napoli dopo le squalifiche di Grava e Cannavaro e l’insufficiente e mediocre parco delle seconde linee.

L’affare Armero, che sembrava già ormai definito, si è bloccato. Malgrado l’accordo tra le due società, con l’Udinese felice di liberarsi di un giocatore dal carattere difficile e dai comportamenti fuori campo non certamente sempre ortodossi, le richieste degli agenti hanno di fatto interrotto la trattativa.  Il colombiano chiede un ritocco consistente dell’ingaggio che percepiva ad Udine. Vorrebbe passare, in un colpo solo, dagli ottocentomila euro ad un milione e quattrocento. Di qui lo stallo.

Anche la trattativa con Cellino per Astori è in stallo. Il presidente del Cagliari, che sa fare bene i suoi interessi, sta alzando il prezzo, per un giocatore bravo si ma non eccezionale.

Anche il Siena, con Neto, gioca al rialzo, mentre l’affare Calaiò è bloccato dalle richieste del giocatore che, pur felice di tornare a Napoli, chiede garanzie per il suo futuro in azzurro. Il Napoli propone il prestito secco, giocatore e società toscana chiedono il prestito con diritto o anche solo promessa di riscatto.

Intanto sembra che l’unico disponibile ad accettare il Napoli sia Silvestre, chiuso ormai nell’Inter.

La situazione difficile sta bloccando anche le partenze.

Mazzarri chiede infatti giustamente garanzie prima di avallare la partenza di Dossena,

Siamo comunque ai primi giorni della campagna acquisti e cessioni, tutto potrà accadere anche se c’è un certo scetticismo in giro visto che di veri e propri top players non ce ne sono in giro e visto che a gennaio le società cedono i propri scarti e non certo gli elementi importanti della rosa. (MEF)