RELIGIONE :IL MINISTRO RICORRE AL CONSIGLIO DI STATO

Ago 13th, 2009 | Di cc | Categoria: Nazionale, Politica

gelmini.jpgMonta la polemica dopo la sentenza del TAR Lazio che ha dichiarato illegittima la presenza dei docenti di religione negli scrutini finali ed il loro contributo a dare crediti agli alunni .Da un lato esplode la CEI che critica la Magistratura , ricevendo in cambio le rampogne dell’Associazione Magistrati . D’altro canto alcuni politici colgono l’occasione del vuoto di notizie del periodo estivo per  lanciarsi in dichiarazioni pro o contro .Il Ministro Gelmini ha preannunciato ricorso al Consiglio di Stato . Il problema è indubbiamente complesso e lascia spazio a varie interpretazioni .  L’insegnamento della religione cattolica in Italia è scelto dalla quasi totalità degli alunni , specie nel Meridione d’Italia , ed il docente di religione ha un pregio che nessuno può disconoscere : col fatto di avere un’ora sola alla settimana conosce la realtà di molte classi e può rappresentare un elemento di omogeneizzazione nelle valutazioni delle varie sezioni . Chi scrive , nel suo lavoro di dirigente scolastico , ha sempre chiesto il parere dell’insegnante di religione per uniformare i giudizi dei vari professori delle varie classi . Esiste , è vero , il problema , ridottissimo in termini numerici , di quanti non vogliono seguire le lezioni di Religione , ma la legge prevede per questi ultimi l’organizzazione di attività alternative che anch’esse possono contribuire alla valutazione . L’insegnamento della religione è regolato in Italia dal Concordato tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica, edè  presente , con modalità diverse , in quasi tutti i paesi europei .In Spagna , anche qui per effetto di un Concordato , l’insegnamento è presente a tutti i livelli , con una valutazione che produce gli stessi effetti delle altre discipline .In Francia è regolato da leggi dell’800 ed è presente in Alsazia ed in Mosella . La valutazione è obbligatoria nel secondo grado .In Slovacchia l’insegnamento della religione è stato introdotto dopo il crollo del comunismo . Non c’è valutazione .In Belgio l’insegnamento è diverso a seconda che le scuole si trovino in territorio fiammingo o in territorio  vallone. Ogni alunno può accedere ad un corso di competenza dei culti riconosciuti . Nella maggioranza dei casi l’insegnamento della religione è una materia come le altre, soggetta a valutazione.In Portogallo l’insegnamento si chiama “Religione e morale “, nasce da un Concordato esteso anche alle altre religioni e viene valutato come tutte le altre materie . In Polonia l’insegnamento è facoltativo e confessionale e non fa media .In Germania è insegnamento curricolare in quasi tutti i lander .Nella Repubblica ceca è opzionale . In Svezia è inserito nel quadro delle scienze sociali . In Danimarca, nelle scuole statali , è aconfessionale , nel quadro della tradizione luterana .In Austria è regolato dalla Costituzione e dal Concordato . (Michele Elio Fusco)

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