NATALE 2012, CROLLO DEI CONSUMI: MENO REGALI, TAVOLE PIU’ IMBANDITE.

Dic 27th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

Il Natale 2012 è stato considerato il peggiore negli ultimi dieci anni, sul fronte dei consumi. La crisi c’è, e si è fatta sentire anche sotto l’ albero.

Il Codacons ha monitorato gli acquisti degli italiani fino alla fine dell’ apertura dei negozi, spiegando che la tanto attesa e sperata “impennata” delle compere dell’ ultima ora, ahimè, non c’è stata. Nessun incremento degli acquisti all’ ultimo secondo, anzi, i dati riscontrati sono in forte calo rispetto a quelli degli anni passati. “Le famiglie hanno fortemente tirato la cinghia, riducendo il numero di regali e la loro entità, e tagliando anche sulle spese per la casa, sempre più spesso riciclando gli addobbi degli scorsi anni” spiega l’ associazione Codacons. Le maggiori riduzioni dei consumi riguardano innanzitutto il settore regali, dove i cali degli acquisti raggiungono il -20% per abbigliamento, oggettistica per la casa, arredamento e calzature. Malissimo anche per i comparti viaggi, cultura e ristorazione, dove il calo ha raggiunto il -15%. Insomma, un vero e proprio crollo dei consumi: la conseguenza di una situazione economica davvero dura, che ha travolto l’ Italia appieno, e si è accentuata durante il corso del 2012!

Si parla di vendite mediamente soddisfacenti soltanto per quanto riguarda i giocattoli, l’ informatica, e l’ hi- tech. La tecnologia, dunque, regna sovrana, oltre ai regli per i bimbi. E così come Babbo Natale non si è risparmiato per i bambini, allo stesso modo gli italiani non si sono risparmiati per gli alimentari: è proprio davanti alla tavola, infatti, che gli italiani non si sottraggono mai: anche per quest’ anno, il nostro cenone si è confermato ricco di tradizione e cultura! Una tendenza inversa, quella della tavola imbandita, rispetto a quella dei regali.

Secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi, tutto ciò rappresenta il segno di una politica economica sbagliata, che fino ad ora ha preferito aumentare la pressione fiscale anziché salvaguardare le tasche delle famiglie e incentivare i consumi. “Alla luce dei pessimi dati di Natale - ha concluso il presidente del Codacons - milioni di attività rischiano l’imminente chiusura”. Un Natale “anomalo”, dunque, quello del 2012, anche se non sotto tutti i punti di vista: il ruolo primario, invece che dai regali, è stato svolto infatti dagli affetti familiari. Quello della famiglia è un valore, che, per fortuna, la crisi non è riuscita a travolgere.

Fabiana Musolino

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