Sandy Hook, un’altra vana tragedia?

Dic 18th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

Nonostante il ripetersi delle stragi, appare impossibile in America regolamentare il settore delle armi da fuoco

Cosa abbia spinto Adam Lanza, un giovane americano di 20 anni, a fare irruzione in una scuola elementare di Newtown  ed uccidere 27 persone tra le quali 20 bambini, nessuno saprà mai spiegarlo. Più semplice invece risulta spiegare come Lanza sia riuscito a compiere la strage armato di due pistole e un fucile calibro 223.

La Costituzione degli Stati Uniti d’America al secondo emendamento recita: “Essendo necessaria alla sicurezza di uno stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto”.  Questo passaggio ha influenzato negli anni leggi federali e dei singoli stati americani,  i quali seppure con differenze minime adottano la stessa disciplina sulle modalità di acquisto delle armi da fuoco.

Nel Connecticut, stato dove è avvenuta la strage, per ottenere un’arma è necessario avere 21 anni e registrarne il possesso al momento dell’acquisto.  Nel caso di Adam Lanza, le armi in suo possesso erano state acquistate e registrate dalla madre; la signora Nancy infatti possedeva cinque armi, tre delle quali purtroppo sono state usate dal figlio nel massacro della scuola “Sandy Hook”.

Da anni molte associazioni in America si battono a favore di leggi più restrittive sul possesso  di armi da fuoco, alla luce del susseguirsi di stragi come quella di Aurora e Newtown: i sostenitori del “gun control” tuttavia, nonostante raccolte di firme e iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica, trovano ancora oggi un ostacolo insormontabile, gli interessi delle lobby del settore.

Basti pensare che un numero consistente di senatori e deputati americani hanno usufruito di fondi per la loro campagna elettorale arrivati direttamente dai produttori di armi. Un sistema molto efficace per frenare ogni tipo di velleità populista sull’argomento.

Lo stesso presidente Obama, che oggi promette azioni più decise a riguardo, in passato ha evitato lo scontro su questo fronte: troppo pericoloso sostenere una battaglia che sembra,  quando le luci della triste ribalta si spengono sulle stragi compiute, interessare poco una buona parte degli americani, e che potrebbe comportare una significativa perdita di consenso elettorale.

Raffaele Boccia

 

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