Fareambiente: 32 anni di Surja e i suoi gioielli Bio

Dic 3rd, 2012 | Di cc | Categoria: Ambiente

Promuovere l’uso e la cultura dei materiali naturali attraverso un’adeguata informazione: questo lo spirito che ha animato l’evento organizzato da Angela Mariani, con la collaborazione di Bianca Altamura, e promosso dal movimento ecologista europeo FareAmbiente per i 32 anni di attività di Surja. Esempio rappresentativo dell’artigianato artistico, Surja basa essenzialmente la sua opera sull’utilizzo di materie prime create da Madre Natura e provenienti da coltivazioni bio, come fiori, frutta e fibre, selezionati rigorosamente per bellezza di forma e colori e poi trattati con procedimenti laboriosi che non ne alterano l’aspetto, fino a renderli dei veri e propri gioielli di raro effetto visivo. Una serata dedicata alla bellezza ed alla preziosità d’impronta gradevolmente retrò, incentrata sul dialogo e il confronto su temi di pressante attualità, quali l’importanza e la tutela dell’artigianato partenopeo di qualità e la necessità di difendere gli antichi ed originali metodi di lavorazione dalle incalzanti imitazioni industriali che rischiano di svilire uno dei comparti più importanti della nostra tradizione che ha visto per secoli Napoli al centro di una fiorente attività produttiva di monili di indubbio valore artistico, al di là dell’arte gioielliera classica.Alla convention hanno partecipato tra gli altri, Umberto Braschi, Andrea Botto e Teresa Lucianelli in rappresentanza del movimento ecologista europeo FareAmbiente, presieduto da Vincenzo Pepe, Angela Pareti, Federica Frattino, Giancarlo Bobbio, e i molteplici fedelissimi di Surya.

“E’ fondamentale tutelare le nostre arti che costituiscono un inestimabile patrimonio e le nostre stesse radici” - dichiara Umberto Braschi, coordinatore per Napoli e Provincia di FareAmbiente.

“Da sempre FareAmbiente si batte per la promozione dei materiali naturali a garanzia della salute e, in questo, caso, della preziosità e della assoluta unicità dei manufatti” - ricorda Andrea Botto, responsabile per la Campania di FareAmbiente giovani e coordinatore della Macroarea Flegrea. “I fiori ed i frutti che sono alla base delle mie creazioni sono coltivati da me personalmente, raccolti, selezionati composti artisticamente in minuscoli quadri d’autore che vengono lavorati, attraverso vari passaggi e molteplici cotture e finiture - precisa Angela Mariani - affinché ciascuno di essi rappresenti un’opera unica, come unico è ogni elemento creato dalla Natura”.

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