Ambiente: cinque procedure da Commissione Ue contro Italia
Nov 21st, 2012 | Di cc | Categoria: AmbienteBRUXELLES - La Commissione europea ha assunto oggi una serie di misure contro l’Italia per il mancato rispetto, in particolare, di normative ambientali relative alle discariche di rifiuti e alla qualità delle acque balneabili.
In una nota, Bruxelles ha reso noto di aver chiesto all’Italia di bonificare le discariche di rifiuti non conformi a una direttiva del 1999. Secondo la Commissione - che aveva già inviato una lettera formale di richiamo - sono ancora numerose le discariche fuorilegge, e ora, se l’Italia, “nonostante alcuni progressi” già compiuti, non ottempererà alla decisione, ripulendo i siti incriminati, sarà deferita alla Corte di Giustizia Ue.
La Commissione ha chiesto poi a Roma di migliorare la trasposizione della normativa sulla batterie e gli accumulatori, che prescrive ai produttori di indicare con chiarezza i contenuti chimici pericolosi, come mercurio, piombo e cadmio. L”Italia ha già ammesso che la propria legge in materia non rispetta i requisiti, ma non l’ha ancora modificata, e ora ha due mesi di tempo per rispondere alle osservazioni Ue.
Le autorità europee chiedono anche di migliorare la normativa sulle inondazioni, perché quella italiana non tiene conto - nei piani di emergenza che vanno predisposti per i bacini dei fiumi - di cause non meteorologiche. Anche in questo caso, Roma ha due mesi per rispondere, pena il deferimento alla Corte.
Nel mirino di Bruxelles, poi, c’è la legislazione italiana sulla acque balneabili, perché non tiene conto degli effetti transnazionali dell’inquinamento dei fiumi sulle acque di un altro paese Ue, e quella sulla limitazione delle emissioni di componenti organici volatili, previsti dalla cosiddetta “direttiva vernici”. Anche nei due casi citati l’Italia ha due mesi per rispondere.