Agricoltura:grande speranza contro l’esodo forzato dei giovani cilentani
Nov 19th, 2012 | Di cc | Categoria: AmbienteGAL Cilento Regeneratio, FareAmbiente e Fondazione Vico: uniti contro il drammatico spopolamento delle aree interne.
“Il Cilento rurale non può rassegnarsi a diventare fantasma: il grande compito del GAL Cilento Regeneratio deve essere quello di agire quale volano di iniziative mirate alla promozione culturale dei prodotti tipici del nostra terra e di attività formative affinchè i giovani possano intraprendere attività imprenditoriali sul territorio invece di dover necessariamente emigrare per trovare altrove lavoro, dopo che noi abbiamo investito tutte le nostre energie per istruirli e formarli. E’ indispensabile ed urgente frenare il preoccupante esodo verso altre regioni ed altre nazioni che sta spopolando il Cilento, condannando il nostro interno inesorabilmente al totale spopolamento nel giro di pochi anni”. A puntare il dito sulla “piaga della desertificazione umana di uno dei territori più belli d’Italia, oltre che della nostra Regione” è Vincenzo Pepe, presidente del movimento ecologista europeo FareAmbiente e della Fondazione Giambattista Vico, che ha lanciato il grido di allarme alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, nell’ambito della quale uno degli eventi più incisivi ed attesi è stato dedicato all’agricoltura, settore trainante dell’economia nella zona. “Perché il Cilento non partecipa all’Expò 2015 facendo conoscere al mondo i suoi prodotti e le sue caratteristiche?” ha proposto Pepe, riallacciandosi alle necessità specifiche del Cilento analizzate dai precedenti relatori. In particolare quelle sottolineate dall’on. Paolo Russo, presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, che ha rimarcato “l’importanza di un’agricoltura tracciabile che sappia competere sui mercati transazionali e che faccia utile di impresa” e ha ricordato il ruolo fondamentale della politica e dell’imprenditoria a favore di una produzione di qualità che tuteli, esalti e contraddistingua le tipicità territoriali.
Il ruolo dell’agricoltura per Il Cilento e il ritorno verso un sistema integrato è stato affrontato dall’assessore al comune di Capaccio Eustachio Voza, mentre l’on. Alfonso Andria, vicepresidente Commissione Agricoltura Senato, ha stigmatizzato la negatività dei tagli al budget europeo in agricoltura, affermando che, tra i sei regolamenti, quello sullo Sviluppo Rurale desta maggior interesse in quanto mira a: promuovere Knowout in agricoltura; a puntare sull’innovazione tecnologica mediante soluzioni di Green Business; ad incentivare la filiera nello stesso ambito, interventi mirati atti a raggiungere l’obiettivo della “Crescita Inclusiva” rimarcata nell’obiettivo europeo 2020. Inoltre, lo stesso prevede un premio per le iniziative a carattere transazionale a favore dell’innovazione in agricoltura. Il presidente del Gal Cilento Regeneratio Carmine D’alessandro ha sottolineato la presentazione dei 93 progetti derivanti dai bandi del PSR quale volontà di crescita del territorio, stimolando anche la riflessione su quanto possa essere di aiuto la nuova PAC per territori a prevalente vocazione montana. In dissenso con le linee guida della nuova PAC che “non tengono adeguato conto delle realtà cilentane non a tradizione agricola intensiva ma più montana”, il past assessore all’Agricoltura Provicia di Salerno, Mario Miano. Mentre Ignazio Garau, direttore di Città del Bio, ha sollecitato la numerosa platea settoriale presente a puntare su di un’agricoltura biologica di qualità non di tipo industriale. Il convegno è seguito all’incontro su “Turismo enogastronomico e Dieta mediterranea” con il quale la Fondazione Giambattista Vico ha promosso la cipolla di Vatolla ed il Mulino di Giambattista Vico e la cipolla di Vatolla.