Scontri a Palermo, ancora un Poliziotto ferito, il Coisp:“Colleghi sfiancati da un impegno colossale ed anomalo. Bisogna tirare il fiato e cambiare registro.”
Nov 18th, 2012 | Di cc | Categoria: Sindacato“Non è più possibile andare avanti così. La tensione è troppo alta, le proteste troppo
diffuse, i colleghi troppo pochi, troppo stanchi, troppo esasperati. In questo stato di cose
l’errore è dietro l’angolo e la tragedia anche. C’è bisogno di poter tirare il fiato, e c’è
bisogno di cambiare registro e correre ai ripari, prima che il Paese ‘salti per aria’”.
E’ il commento di
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato
Indipendente di Polizia
, dopo l’ennesima giornata di violenza, di scontri e,
immancabilmente, di Poliziotti feriti. A Palermo, infatti, si sono registrati nuovi
incidenti, dopo quelli che in questi giorni hanno funestato molte città italiane. E durante
gli scontri tra studenti, ragazzi dei centri sociali e Forze dell’Ordine davanti alla
presidenza della Regione Siciliana un Agente è rimasto ferito, riportando un grave taglio
alla mano dopo essere stato colpito da una grossa pietra.
“Non si parla d’altro ormai che di queste deliranti giornate trascorse a fronteggiare un
impegno colossale, anomalo per la sua durata e la sua diffusione, specie considerato che
si aggiunge a tutti gli altri compiti di normale competenza dalle Forze dell’Ordine,
nonché alle altre emergenze che dobbiamo affrontare in ogni parte del Paese.
Ma la verità è che tutto questo non serve neppure a nulla… perché scatena solo furiose
polemiche e dibattiti infiniti sull’andamento e sulla gestione delle manifestazioni, ma
praticamente nessuno parla degli argomenti e delle ragioni che i manifestanti vorrebbero
far valere. Tutto questo sta facendo molto male e noi Tutori dell’Ordine, e ai cittadini che
pacificamente vorrebbero esprimere le proprie idee e proteste. Gli unici che ci sguazzano
sono i delinquenti votati alla violenza che avvelenano i cortei, condizionandone lo
svolgimento e l’esito, ed esasperano gli animi di tutti. Ma a quanto pare gongolano anche
i soliti esperti del giorno dopo, che amano alla follia praticare la caccia al capro
espiatorio, e non fanno altro che alimentare gli equivoci che comportano pericolose
divergenze tra cittadini e Forze dell’Ordine”.
“E’ necessario ritrovare calma e lucidità - conclude Maccari -. E’ necessario che i
cittadini e gli Operatori della Sicurezza si uniscano saldamente dalla stessa parte,
lasciando al di là del muro gli ignobili strumentalizzatori di ogni tipo”.