CASTEL DELL’OVO APRE A “ESSERCI E APPARTENERCI”
Nov 14th, 2012 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
Dal 16 al 28 Novembre la personale del maestro Vittorio Contrada, che si connota con la tecnica psicanalitica, violenta sferzante, degli espressionisti
E’ un appuntamento da non perdere quello del 16 novembre 2012, a Castel dell’Ovo a Napoli. Alle ore 17,00, si aprirà la Personale del maestro Vittorio Contrada. Le opere del maestro Contrada, dalle vigorose pennellate, avranno lo sfondo suggestivo della Sala delle Celle, la prima del Castello. La mostra è stata curata dal critico d’arte, Prof. Angelo Calabrese ed ha il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione, che interverranno con i propri rappresentanti politici.
Il titolo “Esserci e Appartenerci” sta ad indicare il superamento dell’alienazione tutta giovanile tra “essere e divenire” attraverso figure prevalentemente femminili. La donna, per il pittore, diventa linguaggio universale e si presta a comunicare tutte le metamorfosi esistenziali.
“Se sei una donna, davanti alle opere di Vittorio Contrada ti sentirai aggredita, scoperta nelle tue paure più segrete, vedrai oggettivati, fotografati certi stati d’animo che, credevi, conoscessi solo tu” ha scritto un critico d’arte.
“Il discorso pittorico deve proseguire sino a trovare una soluzione accettabile alle contraddizioni ed ai conflitti che sono dell’uomo. L’arte, così intesa, è anche insegnamento alla vita.- dice l’artista- La mia pittura cade sempre sul dato umano, perché i miei occhi guardano il mondo con interesse emozionale, sono portato a ribaltare i problemi che mi si pongono ed a vedere da ogni possibile angolazione il tutto. Bisogna capire quello che si sente, per avere la forza di lottare, ed anche di rischiare i propri più radicali convincimenti”.
Vittorio Contrada inizia la sua attività artistica nel 1967, avvicinandosi alla tela con l’animo dell’esploratore che guarda se stesso, la natura e il mondo intero. Pur avendo frequentato le scuole di tutti i grandi maestri della storia dell’arte, egli possiede una ingenuitas creandi, che gli ha consentito di essere originale ed unico nel suo genere e che gli conferisce appieno il titolo di maestro d’arte. Nonostante ipotizzi già le risposte, i suoi primi quadri sono domande di forme e colori. Col passare del tempo, l’artista ha superato la polarità del dialogo interiore, trascendendo il bisogno del senso e dell’oggettività.