E non basta. Monti lancia la patrimoniale

Nov 13th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

Mario Monti si iscrive al “partito della patrimoniale”? Pare proprio che intenda aggiungere la propria eccellente firma a quella di Bersani, di Vendola, della Camusso. Intervistato dal Financial Times, il premier spiega che l’ipotesi era già affiorata in dicembre, ma era stata accantonata. Ora però ne riparla, dice che è allo studio e, pur cercando di sdrammatizzarne la portata, aggiunge che, tranquilli, “non verrà introdotta notte tempo”: quindi nessun blitz stile Amato sui conti correnti ma piuttosto, par di capire, un ballon d’éssai  gettato lì sul piatto della prossima campagna elettorale e sui programmi di un futuro governo (quale e di chi?). E neppure, aggiunge il premier, si vuole “allontanare gli investitori con una tassa non equa”. Fatto e detto: è più che probabile che, stante la scarsa fiducia nelle promesse di equità fiscale del governo, i prossimi bersagli della patrimoniale si stiano preoccupando di mettere al sicuro le proprie residue ricchezze altrove, perché in questo mondo il movimento dei capitali accumulato legittimamente  non si può imbrigliare più di tanto.

 

Quel che il premier dovrebbe spiegare è piuttosto che cosa intende per patrimoniale  e fino a che punto dovrebbe dilatare i propri confini. Accade infatti che in Italia ci siano svariati esempi di patrimoniali: la più nota e anche la più odiata è quella sulla casa, la nuova Imu che colpisce pesantemente anche la prima abitazione, oltre a uffici, negozi e stabilimenti industriali; poi la cedolare secca sulle locazioni, la tassa di successione,  l’imposta di registro, quella ipotecaria e catastale, le tasse di scopo  comunali (su base Imu), l’Invim naturalmente l’Iva. E per quanto riguarda patrimoni finanziari sono in vigore tasse sulle rendite.

 

Dunque, tolti gli immobili ed esclusi i conti correnti, le azioni, i Btp e quant’altro, che cosa resta sul piatto? Quadri, oro, preziosi, collezioni d’arte, riserve tecniche delle assicurazioni e poco altro. Per raccogliere quanto? Monti annota che la patrimoniale c’è in altri paesi. E’ vero, si può fare il caso della Francia, che ce l’ha da trent’anni. Con quali risultati è presto detto: 4 miliardi di euro, pari all’uno per cento complessivo delle entrate fiscali.

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