DA FUORIGROTTA AL CENTRO STORICO: INAUGURATA LA PRIMA PISTA CICLABILE DELLA CITTA’ DI NAPOLI, TRA DISAGI E PERPLESSITA’. UN PROGETTO, FORSE, UN PO’ TROPPO “AMBIZIOSO”?

Nov 12th, 2012 | Di cc | Categoria: Motori

Inaugurata sabato 10 novembre, la pista ciclabile della città di Napoli continua a far parlare di sè: ancora scontri, polemiche e discussioni riguardo la lunga pista “a singhiozzo”.

 Durante la cerimonia di inaugurazione, il Sindaco De Magistris, insieme ad assessori ed a decine di cittadini è stato il primo a volerla percorrere, partendo alle ore 10.00 da Piazzale Tecchio (Fuorigrotta), per giungere fino al Lungomare liberato, nei pressi di Castel dell’ Ovo. Il progetto, comunque, conta di potersi estendere ancora: l’ idea sarebbe quella che la pista possa collegare tutta la linea di costa, da Bagnoli fino a San Giovanni a Teduccio. Questo progetto, come ci spiega l’ assessore alla mobilità Anna Donati, è stato ereditato dalla precedente amministrazione ed in seguito “modificato”, per rendere la pista più sicura, lasciando spazio ai pedoni. “Al termine dei lavori vi saranno anche dei piccoli semafori. - spiega l’ assessore - Il territorio della città è denso, pensare che si possa fare una pista ciclabile che non incroci niente è impossibile. Questo tratto tiene conto del territorio che attraversa, e naturalmente è integrato con il trasporto pubblico”.

Un grande progetto, certamente, quello “completato” dal Sindaco,  ma che ha destato e continua a destare perplessità nei cittadini, che non si mostrano pienamente soddisfatti: numerosi, infatti, sono gli “ostacoli” che è possibile incontrare pedalando lungo la pista. Moltissime, oltretutto, sono le interruzioni che la attraversano, obbligando tutti i ciclisti a scendere dal proprio mezzo di trasporto, percorrendo a piedi un tratto di strada. Una pista troppo ambiziosa? Molti credono di si, soprattutto per come è strutturata la città di Napoli. Grandi lamentele, oltretutto, sono derivate dai commercianti, i quali hanno riscontrato forti cali di clientela in seguito alla messa a punto della pista, che ha fatto in modo che gli automobilisti non possano giungere più in determinate zone o vie della città . Brutto colpo, quindi, in tempo di crisi, per quanto riguarda i cali delle vendite! Il quartiere più colpito e soggetto a disagi, comunque, pare sia quello di Fuorigrotta: tutti i cittadini residenti a Viale Augusto, infatti, hanno fortemente contestato la riduzione dei posti auto firmando una petizione inviata, oltre che al sindaco, anche all’ assessore alla viabilità del Comune Anna Donati ed al presidente della X Municipalità, Giuseppe Balzamo; con la petizione i cittadini hanno chiesto lo spostamento della pista, esponendo tutti i disagi ai quali sono soggetti.

Nonostante le lamentele, comunque, la manifestazione di inaugurazione pare abbia avuto un gran successo. Il lungo corteo, partito da Fuorigotta, ha riunito un’ ampia fetta della popolazione, appartenente a diverse fasce d’ età: ragazzi, bambini e adulti, indistintamente, hanno pedalato fino al centro della città utilizzando la più svariate tipologie di bicicletta, comprese quelle elettriche Presente alla manifestazione anche il vicesindaco Tommaso Sodano, che sostiene che la tematica della sostenibilità della mobilità sia importantissima, anzi, fondamentale, per quanto riguarda il tema di “Smart city”, sul quale si sta lavorando. Il sindaco De Magistris sostiene che l’ obiettivo sarebbe quello di compiere una vera e propria rivoluzione culturale ed ambientale, della quale, la realizzazione di questa pista, rappresenterebbe un ulteriore tassello. “Questa prima pista - aggiunge De Magistris - rappresenta un modo diverso di coniugare vivibilità e risparmio, e anche di stare meglio in salute. Chiedo ai napoletani di andare in bici è una sfida che possiamo vincere.” Sarà pur vero tutto ciò, ma, i cittadini trovano ancora da ridire:  “Le piste negli altri paesi hanno seguito l’uso della bicicletta e non preceduto, non basta una linea a terra per modificare la cultura del trasporto in una città come Napoli, tranne che non sia un segnale per dire ai cittadini ‘arrangiatevi con le bici perchè il trasporto pubblico finirà presto’. “

Fabiana Musolino

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