CAMPANIA MAGLIA NERA PER LE COSTE BALNEABILI- MA L’ASSESSORE MARONE RASSICURA
Ago 5th, 2009 | Di cc | Categoria: AmbientePubblicato dal Ministero del Welfare il rapporto “Acque di balneazione – anno 2009” . Ancora una volta la Campania deve registrare un triste primato : solo l’80% per cento delle sue coste sono balenabili contro il 100 per cento di regioni come l’Emilia Romagna , la Basilicata ed il Molise . Nelle peggiori condizioni , in questa triste classifica , la provincia di Caserta che ha oltre il 60% delle sue coste ad elevato tasso di inquinamento , con 38n chilometri di costa inquinata e 154 di costa balenabile . In tutta Italia i chilometri di costa sono 7375 , quelli controllati sono 5175 ; di questi il 96 per cento , ossia circa 5000 , sono balenabili con una percentuale del 96 % . I chilometri che mancano all’appello sono quelli relativi a porti o foci di fiumi e quindi tecnicamente non balenabili . Una domanda sorge spontanea : ma i tecnici e gli assessori della regione Campania leggono questi rapporti periodicamente pubblicati dai vari ministeri o si considerano al di sopra del bene e del male e non prendono alcun provvedimento ?. Le altre regioni , nel corso degli anni , hanno sempre migliorato le condizioni del proprio mare , con indubbi vantaggi per il turismo e per la salute dei cittadini . Qui non si tratta di colore politico delle amministrazioni , qui si tratta di insipienza , incapacità ed ignavia degli amministratori campani , sicuri di poter poi conquistare i voti degli elettori con politiche clientelari e di sottobosco .
Sull’argomento ecco il comunicato dell’assessore al Turismo Marone . Lo pubblichiamo integralmente lasciando ai nostri lettori ogni valutazione : “L’Assessorato al Turismo della Regione Campania è sempre intervenuto a sostegno degli imprenditori - dagli albergatori, agli operatori del terziario fino ai balneari - quando si sono verificate criticità e difficoltà nel settore.
Lo abbiamo fatto in maniera significativa durante l’emergenza rifiuti nel 2008, quando il calo delle presenze turistiche è stato evidente, lo faremo anche ora rispondendo alle esigenze e alle preoccupazioni dell’Assobalneari.
A settembre incontreremo gli operatori per individuare con loro le misure da intraprendere. Ci dispiace però che a causare questa grave crisi, in una stagione che appare per altri versi di ripresa, sia stato un allarme ecologico e ambientale totalmente privo di fondamento, che partendo dalla scriteriata protesta di alcuni addetti al depuratore di Cuma, ha creato un tam tam che è stato difficile e in alcuni casi impossibile bloccare.
Vorrei che, aldilà delle azioni che si metteranno in campo per superare il momento di
difficoltà, fosse chiaro a tutti che non ci sono pericoli per la salute pubblica, come più volte spiegato e sottolineato dai tecnici e dagli studiosi che hanno il compito di monitorare lo stato delle nostre acque.
(MEF)