Incalzano le polemiche inerenti lo scontro tra Marchionne e Renzi. Una vera e propria guerra che non smette di cessare e che, anzi, sta animando gli animi all’ interno del nostro paese. Sono tanti i personaggi, politici e non,  che hanno preso a cuore la questione, non esitando ad esprimere liberamente la propria opinione.

Il tutto sarebbe partito in seguito ad alcune affermazioni da parte dell’ amministratore delegato della Fiat: Marchionne, durante un incontro organizzato a Bruxelles con alcuni dirigenti del settore automobilistico ed altri giovani studenti, è stato additato per aver espresso dei giudizi riguardanti la città di Firenze e Matteo Renzi, primo cittadino della stessa. “E’ il sindaco di una piccola, povera citta’”. Queste le parole pronunciate da Marchionne. L’ affermazione definita “scandalosa”, ha immediatamente destato lo scatenarsi di una bufera che sta invadendo il web. L’ ad di Fiat, presso la stessa sede, avrebbe inoltre affermato: “Matteo Renzi è la brutta copia di Obama, ma pensa di essere Obama.” Parole pesanti, che non hanno lasciato indifferenti nè le istituzioni toscane, nè i cittadini di Firenze, che si sono sentiti colpiti in pirma persona.

Renzi, dal canto suo, ha gentilmente posto un invito a Marchionne: quello di “sciacquarsi la bocca prima di parlare”. “Attacchi pure me”, scrive il sindaco, “ma che senso ha offendere una città che si chiama Firenze ed i suoi abitanti?”

L’ ad della Fiat, comunque, fin dal primo momento ha tentato di giustificarsi, spiegando il senso delle sue parole: “ I miei commenti su Firenze sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto.” Egli sostiene di aver paragonato la città di Firenze e la sua economia ad un Paese di grande spessore, come quello degli Stati Uniti, contro il quale presenta enormi differenze; di conseguenza, quindi, il paragone sarebbe ricaduto su Renzi ed Obama. Poi continua: “I miei presunti commenti non devono essere interpretati come un mio giudizio sul valore di Firenze, che è una città per arte, cultura e scienze apprezzata e rispettata a livello mondiale, una valutazione che condivido pienamente. Le mie valutazioni su Matteo Renzi restano invariate e sono personali e non attribuibili alla Fiat.” Marchionne, infatti, non smentisce le sue valutazioni sul sindaco; egli ribadisce di non considerarlo adatto ad assumere un ruolo di leader , in un contesto come quello dell’ Italia, molto “delicato” dal punto di vista sociale ed economico.

La polemica in ogni caso sta infervorando gli animi all’ interno del nostro paese. Da un po’ di giorni a questa parte, inoltre, è stata oggetto di grande sarcasmo ed ironia. Tante le frasi “divertenti” inerenti alla vicenda, che stanno spopolando attraverso i social network.  Si vocifera: “Uno che è a capo di un’azienda che ci ha abituati a Duna, Multipla e Panda, volete che apprezzi la bellezza di Firenze?” , oppure, “Secondo Marchionne Firenze sarebbe ‘piccola e povera’. Praticamente una citycar”. La questione è saltata, tra l’ altro, agli occhi di uno dei più noti comici dello scenario italiano. Si tratta di Marco Baldini, fiorentino doc e fedele compagno di Fiorello durante trasmissioni di successo in onda su radio e tv. Il comico, infatti, si è improvvisato “poeta”: ”Caro Marchionne, se denigri la citta’ Divina vuol dire che non hai mai mangiato una Fiorentina / Ma cosa ti vuoi aspettare da chi va via dallo Stivale, caro Marchionne tu avresti più bisogno delle donne / ti do un consiglio forse un po’ amaro, tr**ba di più e pensa meno al denaro! Il Baldo Fiorentino”. Queste le parole dedicate all’ ad di Fiat dal noto comico tramite twitter. Il suo intento sarebbe stato quello di sdrammatizzare sulla questione, per fare in modo che si plachi questo clima di battaglia; così, attraverso la sua rima toscana, Baldini pare aver riscosso enorme successo e forti consensi! Un sarcasmo pungente, il suo: insomma, a buon intenditor poche parole!

Fabiana Musolino