La rassegna “I Grandi di Napoli” fa tappa al Teatro Bracco. Debutta giovedì 18 ottobre l’omaggio ad Eduardo De Filippo
Ott 16th, 2012 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
- Fa tappa al Teatro Bracco di Napoli con un omaggio ad Eduardo De Filippo, dal titolo “Eduardo 110 e lode”, la rassegna “I Grandi di Napoli”, prodotta dall’associazione culturale “Bruttini Ridere”. Lo storico teatro della Pignasecca ospiterà giovedì 18 alle ore 21 lo spettacolo diretto da Gaetano Liguori ed interpretato da Umberto Bellissimo, che si avvarrà delle scenografie disegnate da Tonino Di Ronza, delle coreografie firmate da Ettore Squillace ed impersonate dal corpo di ballo “Dance Works”, delle musiche composte da Maurizio Bellopede. In scena ci saranno anche Paola Bocchetti, Nunzio Coppola e Rita Scarpati. I costumi sono di Maria Pennacchio, l’aiuto regista è Lella Lepre.
Dopo l’omaggio al “re della macchietta” Nino Taranto, andato in scena la scorsa primavera al Teatro Totò di Napoli e al Mav (Museo Archeologico virtuale) di Ercolano, quest’anno l’associazione culturale “Bruttini Ridere” punta a riaffermare i valori fondanti della tradizione artistica napoletana, dedicando un omaggio al genio indiscusso della drammaturgia partenopea e non solo: Eduardo.
“Diceva di sé che era uno scrittore di teatro illetterato - commenta il regista Liguori - eppure conseguì due lauree honoris causa proprio in lettere: una nel 1977 presso l’Università di Birmingham e l’altra nel 1980 presso l’Università di Roma. Ciò per dire quale grande intellettuale, oltre che straordinario artista, fosse Eduardo. In questo spettacolo cercheremo di esaltare ancor di più, semmai fosse possibile, la svariata umanità, peraltro incredibilmente attuale, dei personaggi che De Filippo intese delineare nel corso della sua luminosissima carriera”.
Lo spettacolo propone così un viaggio tra i pensieri, le poesie e i testi teatrali del grande drammaturgo partenopeo, che con i suoi capolavori ha rappresentato i sentimenti, le speranze, la dignità di un’epoca e di un popolo. La scelta operata da Umberto Bellissimo e Gaetano Liguori all’interno della vasta produzione edoardiana “è stata guidata dal desiderio di far respirare al pubblico, in tutta la sua profondità e pienezza, l’impegno umano, civile e culturale che ogni singola poesia, pensiero o scena esprime”.
Ecco allora che va in scena al Bracco l’esilarante “Uomo e Galantuomo”, commedia scritta nel 1922 e poi rappresentata nel 1933 quando al cinema e in teatro si esaltava la sacralità del matrimonio. Si racconta qui di una relazione extraconiugale che si intreccia con la vita “miserabile” di alcuni attori che, in un albergo, cucinano, stendono il bucato e nel contempo provano. In scena anche l’atto unico di “Pericolosamente” che, scritto nel 1938, debuttò nello stesso anno, e fu inserito dall’artista nella “Cantata dei Giorni Pari”.
“Sono felice di poter ospitare quest’evento - spiega la direttrice artistica del Teatro Bracco Caterina De Santis - perché attraverso di esso si ravviva la memoria collettiva dei napoletani, che oramai identificano le loro scene di vita quotidiana con quelle scritte ed interpretate da Eduardo. Sono spettacoli di questo tipo che esaltano e fanno venir fuori sempre più l’anima pedagogica del teatro”.
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