La tecnica dei professori: taglio le tasse, non le taglio più
Ott 5th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
taglio le tasse, non le taglio più
Anche il Governo dei tecnici prende atto finalmente che il peso del fisco sulle famiglie e sulle aziende e’ arrivato a un livello insostenibile e comincia forse a parlare di una “prima tappa” di un possibile percorso per ridurre le tasse? Il grido d’allarme, ripetuto mille volte in campo politico dal Popolo della Libertà, e’ stato forte ed e’ venuto nei giorni scorsi dal presidente di Confindustria Squinzi, da Bankitalia, perfino dalla Corte dei Conti. Il peso delle imposte e’ passato infatti in un solo anno dal 42 al 45 per cento, tre punti verso l’alto in un Paese come il nostro, messo in ginocchio ormai da una fase recessiva molto gravosa.
Altro elemento considerato negativo dai commercianti e dai dettaglianti e’ la limitazione dei pagamenti in contanti a mille euro, così come le sempre più frequenti ispezioni hanno un effetto si’ spettacolare e mediatico, ma che porta comunque a ridurre i consumi. Ed e’ proprio questa contrazione degli acquisti che sta mettendo in ginocchio il nostro sistema economico, costretto a difendersi con le vendite all’estero.
Tutte queste considerazioni, assieme a un riflessione di fondo sul calo dei posti di lavoro e sull’assoluta mancanza di sbocchi per i più giovani e per le donne, hanno probabilmente indotto il Governo a tenere in conto il problema fiscale. In vista anche del pagamento conclusivo di quella imposta sugli immobili, l’Imu, che è stata ritenuta generalmente dall’opinione pubblica una sorta di salata tassa patrimoniale sulla casa, sul bene primario cioè di gran parte delle famiglie italiane.
Resta da vedere se e quando scatteranno queste prime riduzioni e se non si ripeterà la telenovela dello sviluppo, tante e poi tante volte promesso a parole dal Governo dei tecnici ma mai realizzato nei fatti. Questo era ciò che si stava scrivendo con molta buona volontà prima della precisazione giunta nella tarda serata di ieri da Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio, questo il succo della nota, non esclude forse un colpo di freno eventuale alle tasse ma mai e poi mai ha parlato anche minimamente di misure concrete entro la fine della legislatura. E anche stavolta il gioco e’ fatto: la riduzione delle tasse e’ esattamente come lo sviluppo. Un’Araba Fenice, un sogno, oppure un miraggio?