Operazione “catene spezzate”. Sgominata organizzazione nigeriana che ricorrendo a riti Voodoo si è resa responsabile di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù.

Ott 4th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

La Polizia di Stato di Frosinone sta eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti  di  altrettanti cittadini nigeriani responsabili di tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.

 

L’indagine, avviata circa un anno fa, si sviluppa sulle dichiarazioni rese agli investigatori della Polizia di Stato da profughi libici arrivati in Italia dopo la rivoluzione contro il regime di Gheddafi.

 

Le mutate condizioni politico-sociali della Libia hanno infatti aperto nuovi orizzonti alle organizzazioni malavitose strutturate su schemi piramidali di tipo mafioso, consentendo loro di estendere i tentacoli criminali verso l’Europa.

 

L’attività investigativa ha permesso di evidenziare come l’organizzazione simulasse dei  rapporti coniugali per evitare il respingimento dell’istanza di riconoscimento dello status di rifugiato politico.

 

Le indagini della Squadra Mobile, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo che ha raccolto analoghe denunce presentate in altri paesi europei, hanno consentito di evidenziare il ricorso a riti Voodoo per assoggettate ad una totale prigionia le vittime, costrette a raggiungere l’Italia dove avrebbero dovuto proseguire la loro attività di prostituzione sotto la tirannia dell’organizzazione.

 

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