Schifani: tutte le istituzioni devono essere una casa di vetro

Ott 3rd, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

“Chi riveste cariche elettive deve essere trasparente perché è a disposizione della collettività. Le istituzioni devono essere un patrimonio di tutti e devono essere una casa di vetro”. Lo ribadisce il Presidente del Senato, Renato Schifani, intervenendo all’inaugurazione di una nuova struttura sportiva del Comune di Carini (Palermo), nel cui collegio venne eletto con la precedente legge elettorale.

E specifica: “non vi è dubbio che le realtà come quella siciliana abbiano bisogno di particolare attenzione, non in una logica di regalie e di prebende ma di riscatto di una classe sociale che guardi a una sana amministrazione che punti obiettivi seri e trasparenti, senza clientelismo, senza assistenzialismo e senza considerare l’occupazione delle istituzioni come il confine clientelare. Le istituzioni devono essere patrimonio di tutti. Mai come in questo momento bisogna essere trasparenti”.

Sul disegno di legge anticorruzione Schifani si dice “fiducioso ed ottimista anche perché cercherò da parte mia di dare una accelerazione ai lavori in commissione. È una richiesta ormai unanime che viene dal Paese quella di votare una nuova legge anticorruzione che dia una risposta anche efficace e immediata ai fatti di corruttela che stanno scuotendo pesantemente il Paese”.

Poi sottolinea di rimpiangere “il vecchio sistema elettorale perchè legava i parlamentari al territorio. Sono stato sempre legato alla realtà carinese e a questo seggio a cui rimarrò profondamente legato. Se la politica riuscirà a dare questo segnali di concretezza anche piccoli, allora si potrà ripristinare il rapporto tra politica e territorio”.

E commenta così l’esclusione dell’esponente di Sel, Claudio Fava, dalla corsa per la presidenza della Regione Siciliana per un ritardo nella concessione della residenza in Sicilia: “mi pongo un interrogativo: è stata limitata la possibilità di partecipazione al voto nei confronti di un siciliano. Occorrerebbe riflettere bene sull’adeguamento della normativa, perchè le norme elettorali sono rigorose ma vanno adeguate anche al nuovo comune sentire dei cittadini e vanno rivisitate anche in una logica di migliore conoscenza e riduzione dei tempi senza incappare in norme obsolete. A me è dispiaciuta moltissimo – conclude - l’esclusione di Claudio Fava, un uomo la cui storia politica personale e famigliare è nota a tutti, a noi siciliani e italiani. Ha dimostrato grande senso di responsabilità perchè rischiava di mettere a repentaglio anche la validità delle sue liste”.

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