SANITA’ CAMPANIA, LA REGIONE NON S’ARRENDE AL COMMISSARIAMENTO

Ago 1st, 2009 | Di cc | Categoria: Politica

sanita-campania.jpg( Davide Gambardella )  La battaglia legale contro la decisione del Governo di commissariare la sanità della Regione Campania è iniziata. Puntuale, appena nelle mani del presidente Antonio Bassolino ieri pomeriggio intorno alle cinque è stato consegnato il decreto firmato dal Consiglio dei Ministri, contro il quale il governatore, assieme ai suoi collaboratori e all’avvocatura regionale, intende opporsi con due ricorsi, uno da inviare al Tar e l’altro alla Corte Costituzionale. La sua nomina a commissario, commenta, «l’accetto ma con riserva»: «Non in rapporto ai ricorsi che la giunta ha deciso di presentare davanti al Tar e alla Corte Costituzionale ma per alcuni punti del decreto, come la scelta del sub commissario o sub commissari per i tempi indicati». Bassolino dunque aspetta che i tribunali si pronuncino sui ricorsi: «Continuerò a puntare sulla mia squadra di Governo, e da commissario firmerò tutto quello che avrei firmato da presidente della Regione. Gli atti verranno presentati regolarmente in Giunta e saranno rivolti all’attenzione di Santangelo. Vogliono a tutti i costi provocare lesioni istituzionali, ma a chi giova inasprire questi rapporti? La sanità campana poteva essere gestita ancora attraverso l’ordinario, non occorreva commissariarla. Se fosse stato necessario l’avrei chiesto io per primo».

Una manovra strategica, quella dei ricorsi e dell’incarico di commissario, che segue quella già annunciata nella serata di mercoledì dopo una riunione di Giunta per ottenere circa 1,800 miliardi che spettano alla Campania per i mancati trasferimenti dovuti, che mira ad evidenziare alcuni «vizi procedurali» nella notifica del provvedimento, nonché a denunciare «la disparità dei trattamenti tra i vari enti regionali a rischio di commissariamento», spiega Bassolino. «La Giunta ha deciso di dare mandato agli avvocati Lamberti e Sannino di impugnare questo decreto sia al Tribunale Amministrativo, per quanto concernono i profili di legittimità, sia alla Corte Costituzionale, per il conflitto di attribuzione che si è venuto a creare – chiosa il governatore – è evidente la disparità dei trattamenti tra la Campania e la Sicilia, perché il 10 ottobre scorso, durante il tavolo tecnico che riguardava le tre regioni a rischio commissariamento, per noi e per il Molise venne immediatamente utilizzato il termine diffida, mentre per la Sicilia si parlò di “invito”. C’è stata una evidente e grave disparità di trattamento, il che porta nella vicenda la discrezionalità politica e, quindi, un vulnus nei rapporti istituzionali». Bassolino parla inoltre delle 18 prescrizioni presenti nel decreto di commissariamento e della relazione che da Commissario di Governo dovrà presentare entro il prossimo 31 dicembre. «Tra queste prescrizioni vi sono alcune del tutto nuove – fa notare – e su cui non vi è mai stata una discussione politica. Questo decreto presenta diversi punti illegittimi che sottoporrò anche al presidente Errani e alla conferenza dei Presidenti delle Regioni. Dovrà essere esaminato punto su punto, ma già abbiamo individuato alcuni errori, come ad esempio viene chiesto di stipulare un accordo in tempi rapidi con i Policlinici, quando in realtà già è stato fatto».

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