Berlusconi: l’imbroglio dell’euro
Set 28th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
“Questo governo ha alzato la tassazione che ha colpito le famiglie italiane, che a loro volta hanno quindi fatto meno acquisti, creando una spirale recessiva. Si è creata ansia e tutti temono per il loro futuro”. Lo afferma il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, durante la presentazione del libro dell’ex ministro Renato Brunetta “Il grande imbroglio”.
“Con questo governo commissariale – prosegue - il debito pubblico è aumentato al 123% del Pil. L’Imu colpisce la casa che è il bene principale e il pilastro delle economie delle nostre famiglie. C’è poi il limite di 5 mila euro da spendere in contanti, con il risultato che le famiglie si sentono osservate da un fisco occhiuto”.
Il redditometro è una cosa da far paura
E prosegue: “il redditometro, poi, è una cosa da far paura, una cosa da Stato di polizia tributaria. Le aziende così fanno meno investimenti e meno pubblicità con il risultato di far decrescere il prodotto interno lordo”. Specifica che “con la previsione di nuove imposte da parte dei tecnici a farne le spese sono le famiglie e quindi i consumi degli italiani”.
È particolarmente duro nei confronti di Equitalia: “addirittura certe volte fa delle estorsioni nei confronti dei cittadini. Non va bene questo sistema per cui spetta al cittadino l’onere di provare che il fisco lo ha tassato ingiustamente”. Si tratta di una sorta di “estorsione, perché dopo le verifiche vengono a dire ‘ci dai x e noi chiudiamo’. L’alternativa è inoltrarsi in una causa che dura anni. Si tratta di un fisco che ha portato a un aumento di incertezze e di paura, terrorizzando le famiglie, e se le cose continuano così si va verso una crisi senza fine che ci impoverirà sempre di più”.
Critica anche il blitz della Guardia di Finanza di questa estate “nei luoghi di villeggiatura” perché, ad esempio, “grazie a questi controlli in Sardegna si è registrato un 40% in meno dei turisti rispetto all’anno scorso”.
Affronta poi i temi della moneta unica e dello spread. Parafrasando il titolo del libro di Brunetta afferma: “il grande imbroglio non è il governo tecnico ma è l’euro, la moneta unica. Cambiarlo a 1936,27 lire è stato un suicidio. Lo spread troppo alto non era causa della politica del mio governo: avete visto come con Monti i tassi siano stati addirittura più alti che nei miei ultimi mesi, e questo perché il differenziale non è influenzato dalle politiche di governo”.
In tema di tassazione finanziaria ricorda che “sono intervenuto in Europa a fermare delle proposte perché ero l’unico imprenditore tra i capi di Stato e di Governo. Ho bloccato, ad esempio, la Tobin Tax, che la Merkel con il sostegno di Sarkozy voleva fosse introdotta. Dissi che o veniva introdotta in tutto l’occidente oppure c’era il rischio che le transazioni finanziarie sarebbero andate tutte in Lussemburgo e a Singapore”.
Secondo l’ex premier i 500 miliardi di cui è dotato il fondo di stabilità europeo sono insufficienti e specifica che per far scattare l’intervento occorre il consenso dell’80% dei Paesi che lo alimentano. Gli Stati bisognosi dovrebbero, quindi, “di fronte al mondo dichiarare la condizione di bisogno, con un danno per l’economia di quel Paese, motivo per il quale la Spagna non sta chiedendo gli aiuti”.
Non sappiamo ancora come si vota
Berlusconi ricorda poi che le nazioni che decidessero di ricorrere al fondo dovrebbero “impegnarsi ad applicare misure che porterebbero l’economia al collasso. Le alternative al fondo possono essere tre: che la Bce possa essere banca di ultima istanza; che la Germania esca dall’euro, oppure che i singoli Stati tornino a battere ciascuno moneta propria uscendo così dall’euro, soluzione però non auspicabile e non percorribile, perché comporterebbe la disintegrazione dell’Unione Europea oltre che della moneta stessa”.
Infine, a chi gli chiede dell’apertura del premier ad un eventuale Monti-bis, risponde che bisognerebbe prima conoscere la legge elettorale: “ci sono le elezioni. Non sappiamo ancora come si vota”.
Berlusconi ricorda Melograni, limpida cultura liberale
Cordoglio di Silvio Berlusconi per la morte di Piero Melograni, storico ed ex parlamentare di Forza Italia.
“Piero Melograni ha contribuito con il suo ingresso in Parlamento nelle liste di Forza Italia al tentativo di modernizzare il nostro Paese secondo una limpida e vitale cultura liberale. La sua memoria resta viva per quanti lo hanno conosciuto e apprezzato, cosi come La sua eredità resta feconda per chi voglia proseguire l’opera di rinnovamento dell’Italia”.