Due affiliati a clan Lo Russo in giro per l’ Olanda con documenti falsi. I Carabinieri li bloccano a Capodichino con documenti falsi. Indagini sulla contraffazione dei documenti
Set 23rd, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca di NapoliI carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno tratto in arresto Luciano Pompeo, 27 anni e Luca Gervasio, 21 anni, entrambi napoletani, gia noti alle forze dell’ordine e ritenuti affiliati al clan camorristico dei “Lo Russo”, operante nei quartieri di Chiaiano, Marianella e Piscinola.
I due sono stati individuati ieri sera nell’aereoporto internazionale di Capodichino, di ritorno da Amsterdam (Olanda); ai carabinieri che li hanno bloccati hanno esibito 2 carte d’identità false (con le loro fotografie e generalità di fantasia).
Solo quando hanno capito che sarebbero stati portati in caserma e sicuramente smascherati con la comparazione delle impronte digitali i due, che prima avevano insistito tanto sulle generalità di fantasia lamentandosi del fatto che i carabinieri stavano facendo perdere tempo a onesti cittadini, hanno ammesso la loro vera identità, “sorvolando” comunque sui motivi della loro andata nei paesi bassi, che comunque saranno verificati.
Accertamenti sono stati avviati anche sui documenti falsi, per cercare di risalire a chi li ha fabbricati e forniti ai due personaggi. Non e’ infrequente, infatti, che personaggi piu’ o meno noti alle forze dell’ordine usino documenti falsi per spostarsi senza lasciare traccia rivelatrici dei loro affari o per perpetrare reati contro il patrimonio di vario genere, dalle truffe all’intestazione fittizia, a persone inconsapevoli, di servizi che non verranno mai pagati.
Un fenomeno, quello della falsificazione di documenti, che viene contrastato con particolare attenzione; solo per parlare dell’ultimo intervento nel settore, il 21 settembre, , i carabinieri della stazione san giuseppe avevano arrestato per falsificazione di valori bollati e, appunto, per detenzione di strumenti destinati alla falsificazione Florio Giuseppe, un 49enne del luogo incensurato.
L’uomo era stato notato nei pressi di piazza garibaldi fermo a bordo della sua auto ove aveva incontrato un uomo e una donna (2 avvocati). I militari dell’arma avevano bloccato i 3 sottoponendoli a perquisizione e il 49enne era stato trovato in possesso di 92 marche da bollo del valore complessivo di oltre 3.000 euro false, Florio doveva venderle ai legali.
Nel corso della perquisizione domiciliare conseguente all’arresto in flagranza, a casa di Florio i carabinieri avevano rinvenuto 4 personal computer con installati particolari software per la contraffazione nonchè alcune stampanti e materiale vario per la contraffazione di carte d’identità e patenti oltre a ben 3.000 marche da bollo di vario importo, tutte false. L’uomo era stato arrestato e rinchiuso nel carcere di poggioreale mentre per la distinta coppia di professionisti trovata in sua compagnia, ritenuta responsabile di ricettazione, è scattata una denuncia in stato di libertà.
Nel frattempo le indagini sono state allargate al giro di “clienti” di Florio individuato in suoi vari appunti, composto da professionisti ma anche da personaggi già noti alle forze dell’ordine.
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