Eventi da non perdere nella Regione Lazio

Ago 2nd, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

Colli sul Velino, nell’alto Lazio, propone la Sagra del cinghiale e il Palio della Padella dal 2 al 5 agosto. In Piazza I° Maggio, che per la sua forma ovale è considerata l’arena del paese, le balle di fieno, opportunamente disposte, disegnano un percorso circolare dove a turno le contrade Castellina, Centro e Maccarese schierano tre “atleti”, due dei quali trainano un piccolo carro decorato con gli stemmi delle fazioni mentre il terzo, a bordo del carro, tenta di colpire con una canna di bambù o un manico di scopa, la padella fissata all’estremità del braccio teso di un fantoccio di legno girevole: la  Quintana, priva ovviamente di qualsiasi arma. Il maggior numero di centri comporta la vittoria, decretata da tre giudici. Nei giorni precedenti il palio Colli sul Velino diventerà un ristorante a cielo aperto, dove  gnocchi, pappardelle al cinghiale, al sugo di castrato, stufato di cinghiale,  carne alla brace, fagioli, pomodori, zucchine, melanzane e ciambelline al vino, saranno il ricco menù della sagra organizzata nel Parco Pubblico.

 

Monteleone Sabino dal sabato alla domenica, 4 e 5 luglio, tutti in piazza per mangiare le Fettuccine alla Trebulana. Impastate farina e uova, la sfoglia poi “tirata” a mano con il matterello di legno. Spessore e  taglio sono gli arcani di questo procedimento. Piselli, pomodoro, funghi, prosciutto e pancetta saranno invece il condimento. Una ricetta antica tramandata oralmente dalle donne del paese  e rielaborata a dovere, è il segreto delle fettuccine dal sapore unico che agosto verranno servite negli stand posti nel centro storico del paese dell’Alto Lazio in provincia di Rieti. Da visitare il museo che  ripercorre la storia dell’antico insediamento di Trebula Mutuesca, sito sabino poi romanizzato; dalla sua nascita, nel III - IV sec. a.c., attraverso il periodo d’oro dell’epoca romana, fino all’abbandono nell’alto medioevo. Per sapere di più anche sulla storia di questo fantastico borgo altomedievale,  visitate anche l’Anfiteatro Romano e il Santuario di Santa Vittoria.


Venerdì 3 agosto, nella splendida cornice di Rivodutri ci sarà Sagra della trota biologica. Borgo di antichissime origini avvolte nella leggenda e, un tempo, rifugio dei guelfi, cela, tra le sue stradine tortuose e i vicoli che vanno arrampicandosi con solida pervicacia sulla montagna fitta di boschi, una misteriosa e straordinaria Porta Alchemica arricchita da numerosi rilievi di stretto simbolismo esoterico ancora oggi oggetto di studi per decrittarne il recondito significato. La manifestazione gastronomica si svolge in un luogo suggestivo all’ombra dei pioppi e rinfrescato dalle acque della Sorgente di Santa Susanna, dove è attivo uno dei più importanti allevamenti ittiogenici di trote d’Italia. L’allevamento di questo pesce d’acqua dolce è una rilevante attività produttiva locale e, per questo, gli abitanti di Rivodutri, che da sempre ne traggono sostentamento economico, hanno deciso di dar vita, dodici anni fa, alla Sagra della Trota Biologica. L’appassionata ricerca filologica unita all’utilizzo di prodotti esclusivamente territoriali dei ristoratori locali consentirà ai golosi visitatori e agli amanti dei fuoriporta enogastronomici di assaporare piatti tradizionali cucinati seguendo con rigore le antiche ricette di un tempo. Trancetti di trota marinati e speziati sott’olio sabino, pasta e polpa di trota in salsa ristretta di soffritto di pomodoro, filetto di trota in crosta di patate e per concludere, strudel di fichi con rosolio è il ricco menù che si può gustare “pieds dan l’eau”. L’evento gastronomico sarà preceduto da un pomeriggio dedicato alla magia e alla musica, dove protagonisti saranno i bambini: nella zona ombreggiata del parco della Sorgente, saranno presenti alcuni animatori che organizzeranno giochi ed attività ricreative.

 

Cantalice, piccolo comune del reatino, in cima ad una rocca, organizza come ogni anno cinque  appetitose tappe mangerecce note sotto la definizione di “Percorso tra arte e gusto” dal 2 al 5 agosto. Ogni tappa sarà intervallata da momenti dedicati al gioco, alla musica e all’arte. Le facce spiritose e le esibizioni comiche dei clown si alterneranno alle spettacolari acrobazie dei saltimbanchi che, in occasione dell’evento cantaliciano trasformeranno il centro storico in un vero e proprio paese del divertimento. Non mancheranno numeri di magia e coinvolgenti giochi adatti a tutti. Cabaret e animazione per i più grandi. Danze orientali, musiche folkloristiche e quelle dedicate agli anni ‘70/80, Flamenco e musiche Gitano Andaluse allieteranno le serate. Ad arricchire il programma ci saranno le mostre e i momenti dedicati all’Anno Feliciano, indetto in occasione dei 300 anni dalla canonizzazione del Santo Patrono della città.  

Sempre venerdì 3 agosto varrà la pena scavallare Rieti per raggiungere in Ciociaria il piccolo comune di Villa Santo Stefano dove vengono festeggiati i cecapreti. Pasta povera fatta a mano con semplice acqua e farina e condita con sugo di carne, rappresentano il piatto della memoria, spoglio del significato di un tempo, ma ricco di quella tradizione che ancora oggi caratterizza il paese. Ad accompagnare i cecapreti, protagonisti della giornata, sarà la bufaletta, ovvero carne di bufalo al sugo con contorno di piselli. Per chi vuol distrarsi con passeggiate escursionistiche, Villa Santo Stefano che si affaccia sulla valle dell’Amaseno offre molte possibilità nei sentieri montani della Pineta di Punta la Lenza e la Grotta del Diavolo.

A Poggio Moiano dal 4 al 5 agosto i maccaruni saranno “accompagnati” da “Nuvole in Sabina” l’evento estivo dedicato al fumetto. Pasta all’uovo tagliata a mano talmente sottile, da sciogliersi in bocca. Sugo di involtini come condimento. Ed ecco qui che abbiamo i “maccaruni”, piatto tipicamente locale e incredibilmente gustoso che dal 4 al 5 agosto verrà servito nel centro storico di Poggio Moiano. Un ricco menù che accompagnerà il primo piatto con bruschette condite con l’olio extravergine della sabina, involtini di carne biologica al sugo con ripieni di pancetta e odori. Non mancherà sulle tavole vino di produzione locale. Saranno presenti stand dedicati ai cibi per ciliaci.

Due giorni destinati non solo al buon pasteggiare, sono infatti previsti, momenti musicali e quelli più dedicati alla risata con performance “cabarettistiche” esilaranti. 

Chi vuol calarsi nella tradizione popolare potrà partecipare al tiro del ferro di cavallo, alla corsa con i sacchi e poi ancora al tiro alla fune. Antichi giochi popolari riproposti per l’occasione della Sagra dei Maccaruni a Poggio Moiano, terra ricca di costumi, giochi, tradizioni e leggende che, pur non essendo sopravvissuti allo scorrere del tempo, sono ancora ben vivi e sentiti nella memoria di chi ha vissuto quei tempi così affascinanti e pieni di racconti dal gusto popolare. 

 

 

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