L’europarlamentare Enzo Rivellini (Ppe/mezzogiorno di Fuoco) ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Stamani ricevuto dal Prof. Giovanni Persico e dal suo staff, D’Onofrio (Direttore sanitario) Giancotti (Direttore sanitario di Presidio), Viggiani (Direttore amministrativo), ho discusso delle carenze del Policlinico federiciano dopo il decesso del giovane 19enne, Luca De Carlo, avvenuto nei giorni scorsi. Alla luce di quanto emerso dalla discussione credo sia urgente ed indispensabile l’attivazione di un Pronto Soccorso anche perchè la Regione Campania finanzia con circa 200 milioni di euro all’anno il Policlinico che deve garantire ai pazienti la massima assistenza emergenziale. Inoltre si sono discusse alcune ataviche questioni che affliggono la struttura dei Colli Aminei e che dipendono dalle “beghe” delle baronie interne. È naturalmente giusta la richiesta di nuovi infermieri, anche perché dal 2005 ad oggi si sono perse oltre 1200 unità lavorative(che spreco e che dispendio negli anni precedenti) ed ho, quindi, invitato il Prof. Persico a eliminare lo squilibrio tra contrattisti, strutturati, specializzandi e infermieri, riducendo o destinando ad altre strutture carenti della Campania i primi ed aumento i secondi. Ho, inoltre, affrontato con lo stesso la scarsa collaborazione tra Cardarelli e Policlinico, vero scandalo della politica sanitaria regionale che spero le Istituzioni preposte possano al più presto analizzare, e la delicata vicenda del reparto Trapianti, alla luce anche di un negativo episodio accaduto ieri (un trapianto mal riuscito) dove per non meglio chiarite beghe interne all’Università c’è un intero Dipartimento, quello dei Trapianti, senza una precisa guida perchè il responsabile, prof. Renda, sembra si dimetta un giorno sì e l’altro pure ed il Direttore Generale del Policlinico non procede alla sua sostituzione. Il Prof. Persico dimostri di non avere timidezze nei confronti degli ex colleghi che lo hanno votato Preside, sostituisca ad horas Renda e prenda le iniziative, anche se per lui gravose ma opportune, per il bene del Policlinico e dei pazienti».