Bruxelles conferma l’antispread

Lug 10th, 2012 | Di cc | Categoria: Esteri

Mario Monti sembra aver ottenuto soddisfazione dall’ennesimo eurogruppo con la linea italiana di scudo anti-spread confermata (tra mille esitazioni) da Bruxelles. Eppure proprio lo spread tra Btp e Bund, che dovrebbe beneficiare dello scudo, ha aperto solo in lieve calo. Come mai?

In parte perché i mercati hanno preso le misure a queste tele di Penelope che sono i summit dell’euro. L’accordo c’era infatti già stato il 28-29 giugno, poi Olanda e Finlandia (con l’avallo della Germania) avevano rimesso tutto in discussione. Ora il nuovo sì all’Italia, sul quale però mancano ancora le modalità e la dotazione di miliardi di euro.

Insomma, l’Europa continua ad esitare o a decidere senza troppa convinzione, senza mai trovare una linea definitiva, e questo i mercati lo capiscono perfettamente. Del resto il governatore Ignazio Visco ha detto nel modo più autorevole al Corriere della Sera che solo 200 punti dei quasi 500 di spread sono imputabili alla situazione italiana. Il che ovviamente significa che lo spread di autunno scorso non era imputabile al governo Berlusconi, come del resto si è visto.

Mentre da noi non solo aumentano le tasse e i sacrifici - ieri l’Ocse ha certificato che l’Italia è campione europeo di carico fiscale con il 68,5 per cento tra imposte, contributi e costi amministrativi, venti punti più della Germania - ma ci accingiamo a mettere la mano al portafoglio per salvare le banche spagnole. Come ha ancora ricordato Visco, il nostro contributo in Europa a fine anno salirà a 45 miliardi. Ecco perché non ci stancheremo di ripetere a Monti che deve continuare a battere i pugni con Angela Merkel e che (lo ha detto ieri anche Mario Draghi) appena possibile occorre iniziare a ridurre la pressione fiscale. E solo con un nostro governo questo sarà possibile.

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