Stati sempre meno sovrani
Giu 28th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
Il vertice europeo, caricato di tante attese, si annuncia sotto pessime previsioni. La Germania ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di mutualizzare il debito dei Paesi aderenti alla moneta unica, mettendo una pietra tombale, almeno per adesso, sulla proposta degli eurobond. La domanda che tutti si pongono allora è la seguente: quali soluzioni concrete scaturiranno dal vertice per evitare un ulteriore aggravamento della situazione, soprattutto ai danni di Paesi come la Spagna e l’Italia che pure si sono avviati verso le riforme chieste dall’Europa?
Se il vertice non sarà in grado di prendere alcuna effettiva decisione, la speculazione si accanirà di nuovo contro i Paesi più deboli e a rischio, con conseguenze imprevedibili. A quel punto la sola difesa, l’ultimo argine sarebbe assegnato alla Banca centrale europea, con l’obiettivo di acquistare i titoli di Stato e tenere sotto controllo gli spread.
Anche questo argine però potrebbe rivelarsi debole e insufficiente. Non resta perciò che sperare che dal coniglio del vertice europeo esca all’ultimo momento un accordo, sia pure iniziale, sulla difesa di uno dei cardini della stabilità monetaria che è rappresentata dalla tenuta delle banche nazionali, avviando quell’unione bancaria sotto la supervisione della Bce.
Certo, a fronte di qualsiasi accordo, si profilerà un ulteriore irrigidimento delle regole comuni e dell’assoggettamento ai controlli fissati da Bruxelles. Da una parte il raggiungimento di un accordo sarà positivo, ma dall’altra parte dobbiamo sapere che, a fronte di qualsiasi intesa, si stringeranno le regole e le rigidità concordate a livello europeo, destinate a soppiantare con il tempo gli stessi poteri dei governi nazionali.
In verità, questa è l’unità politica che molti reclamano. Dobbiamo solo essere consapevoli degli obblighi che ne deriveranno.